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Currò lancia l'allarme: "Amianto in Lombardia dramma ancora in corso"

"Necessario coordinare le azioni per ridurre l'impatto sulla salute e sull'ambiente"

Currò lancia l'allarme: "Amianto in Lombardia dramma ancora in corso"
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Si è celebrata ieri, 28 aprile, la Giornata Nazionale per ricordare le vittime dell'amianto. Dal 1992, con la legge numero 257 del 1992 l’Italia vietava di estrarre, importare e commercializzare amianto e prodotti derivati. A 30 anni esatti di distanza il Movimento 5 Stelle ha rinnovato il proprio impegno per accelerare il percorso di liberazione del nostro Paese dalla fibra killer, ancora presente in Lombardia all'interno di troppi edifici e soprattutto luoghi di lavoro.

Amianto: la situazione lombarda

L'Onorevole Giovanni Currò, vicepresidente della Commissione Finanze della Camera, parlando della presenza dell'amianto che ancora persiste in alcuni edifici della regione ha fatto sapere che:

“La media annuale dei casi di mesotelioma pleurico è in lieve flessione ma ancora molto alta, con Lombardia, Piemonte, Liguria ed Emilia-Romagna che fanno registrare più della metà dei 1.500-1.800 casi diagnosticati, secondo il settimo Rapporto del Renam, il Registro nazionale dei mesoteliomi”

L'impegno per la bonifica del territorio

L'Onorevole ha poi sottolineato l'impegno del Movimento per mettere in campo un’azione, coordinata con il Governo e gli enti locali, allo scopo di intervenire tempestivamente nella bonifica degli edifici più a rischio, snellendo i passaggi burocratici senza compromettere la sicurezza delle procedure.

"Per farlo servono anche risorse adeguate e bisogna armonizzare le varie forme di agevolazione disponibili sia a livello nazionale sia a livello regionale, che consentono anche di rimuovere le coperture di amianto installando poi pannelli fotovoltaici, e rafforzare l’informazione nei confronti di cittadini e imprese. La tutela della salute e dell’ambiente devono essere sempre al primo posto nei nostri obiettivi” ha concluso Currò

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