Luna Rossa sogna la Coppa America: la finale "nasce"... dalla zona rossa
Nella località della Val Seriana ha sede la Persico Marine che ha realizzato lo scafo della barca italiana e i bracci mobili in carbonio per tutte le squadre in gara.
Si è chiusa domenica 21 febbraio 2021, con la strepitosa vittoria di Luna Rossa, la PRADA Cup. Ora la bandiera italiana sventola alta nelle acque di Auckland. Sabato 6 marzo 2021 è la data cerchiata in rosso sul calendario, l’appuntamento con la storia per tutti gli italiani appassionati di nautica: tra pochi giorni, a distanza di 21 anni dalla sua ultima apparizione, Luna Rossa scenderà sul campo di regata per contendere a Team New Zealand la Coppa America. Un balsamo per lo spirito anche per Nembro, in provincia di Bergamo, famosa per l'alto numero di contagi, durante la prima ondata di Covid. Nella località della Val Seriana ha sede infatti la Persico Marine che ha realizzato lo scafo della barca italiana e i bracci mobili in carbonio per tutte le squadre in gara. Un bel modo per guardare al futuro.
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Coppa America dopo 20 anni
Il campo A è stato quello prescelto per disputare le due regate in programma, con previsioni di vento leggero da nord/nord-est, tra i 9 e i 12 nodi di intensità. Nella prima regata entrambe le barche sono partite sulla linea in perfetto timing, con un leggero vantaggio degli inglesi di Ineos, sottovento, che si sono spinte fino al boundary di sinistra. Luna Rossa li ha seguite in marcatura stretta, entrambe le barche hanno virato rimbalzando sul lato destro del campo. Luna Rossa è apparsa più veloce e rapida delle manovre, già a metà della prima bolina è passata in controllo. Un brutto giro di boa degli inglesi al secondo gate, ha portato Luna Rossa a mettere ancora altri metri di distanza. Il resto della regata è proseguita in controllo sull’avversario ed è finita con un distacco di 1:45 secondi.
Orgoglio non soltanto bergamasco, il Levante ligure ha schierato tre rappresentanti in Luna Rossa: il chiavarese Fabio Corsini, da Rapallo Massimiliano Carbone che ha iniziato a praticare la vela da giovanissimo e Michele Cannoni, originario di Recco.
Luna Rossa, la finale "nasce" dalla zona rossa: la gioia di Nembro
"Grazie Luna Rossa Prada Pirelli Team! – ha festeggiato l’azienda bergamasca su Facebook -. Una vittoria sorprendente, con cuore e passione sopra ogni cosa, un incredibile successo “Made in Italy” e per l’ingegno dell’industria italiana. Arrivano gli italiani, navighiamo all’italiana".
Il monoscafo volante dell’AC75, timonato da Francesco Bruni e James Spithill (per la seconda volta al timone di Luna Rossa e già vincitore di due Coppa America in carriera), è infatti l’ultimo gioiello uscito dai cantieri della Persico Marine di Nembro.
Oltre allo scafo, i cantieri nembresi hanno anche realizzato i foil laterali di cui erano dotate tutte le imbarcazioni e che hanno consentito loro, una volta immersi in acqua, di sollevarsi e volare sulla superficie del mare.
Dopo aver sentito a lungo il nome di quel comune legato a un'ecatombe causata dalla pandemia e oggetto di rimpallo di responsabilità circa la mancata istituzione di una zona rossa, ecco ora che a parlare sono le sue eccellenze.
Si tratta di un traguardo per nulla scontato: è la terza volta in assoluto che uno scafo italiano riesce a conquistare la finale del trofeo sportivo più antico del mondo. Nel 1992 a fare la storia fu il Moro di Venezia a San Diego, nel 2000 ancora Luna Rossa, in Nuova Zelanda. E adesso non resta che giocarsi la terza.
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