Comunità Energetiche Rinnovabili, Lombardia fa da apripista
Sorgeranno sul territorio regionale 6 mila comunità energetiche entro i prossimi 5 anni
E’ in dirittura d’arrivo nell’aula del Consiglio Regionale, dopo l’approvazione in Commissione, il progetto di legge per la promozione e sviluppo di un sistema lombardo di Comunità Energetiche Rinnovabili.
Il progetto presentato
Un provvedimento che conferma la Lombardia all’avanguardia e che la inserisce a pieno titolo fra le regioni apripista su un tema fondamentale. L’intento è quello di far sorgere sul territorio regionale 6 mila comunità energetiche entro i prossimi 5 anni generando un incremento di potenza fotovoltaica installata pari a quasi 1.300 MW, tutto questo grazie anche al contributo di Palazzo Lombardia. Per la realizzazione degli obiettivi previsti, la legge è stata infatti finanziata con una cifra complessiva di 21 milioni e 900mila euro nel triennio 2022/2024.
L’innovazione normativa si rende ancora più indispensabile in un momento come questo, caratterizzato da un aumento senza precedenti dei costi energetici, con un “caro bollette” che sta mettendo a serio rischio il futuro di famiglie e imprese.
Cosa sono le comunità energetiche rinnovabili
Cittadini, enti locali e imprese produrranno energia in proprio, attraverso l’installazione di impianti di energia rinnovabile, come il fotovoltaico, con risparmi concreti e con positive ricadute occupazionali. L’Italia è oggi il Paese europeo che paga maggiormente i costi per l’energia e che più dipende dalle forniture estere. Un trend che va necessariamente invertito nei prossimi anni, sia con lo sviluppo delle rinnovabili che con l’inizio di un dibattito serio e privo di connotazioni ideologiche che possa portare ad adottare il nucleare di ultima generazione nel nostro Paese. Il progetto di legge, una volta approvato, consentirà di cogliere appieno le opportunità offerte dai fondi del PNRR. Bisogna infatti considerare che, per lo sviluppo delle comunità energetiche rinnovabili, si prevede l’impiego di ben 2 miliardi e 200 milioni di euro a livello nazionale, dei quali circa 400 milioni destinati al territorio lombardo.