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Como verso le elezioni amministrative 2022

Currò: "La politica ha il dovere di interrogarsi sui grandi temi della città"

Como verso le elezioni amministrative 2022
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Tra i comuni che nel 2022 andranno alle elezioni c’è anche il comune di Como e in provincia già si respira il clima della campagna elettorale. Nel toto-nomi dei possibili candidati alla carica di sindaco è apparso anche quello dell’Onorevole Giovanni Currò, comasco e vicepresidente della Commissione Finanze della Camera.

L’attuale scenario politico in provincia di Como

A riguardo il politico pentastellato ha voluto rispondere con alcune dichiarazioni che hanno messo in luce le posizioni del Movimento 5 Stelle sulla situazione politica comasca le prossime elezioni amministrative

“Spesso la politica incolpa i giornalisti e giornali su toto-nomi e sui racconti dei retroscena, ma bisogna dire che se ciò avviene è anche perché un fondo di verità su tutto ciò esiste. Il dovere della politica è quello di avvicinare le istituzioni ai cittadini, il dovere della politica è quello di aggregare e di avviare processi di partecipazione che coinvolgano sempre più i cittadini sotto visioni progettuali e il dovere della politica è quello di elaborare progetti e trovare i migliori interpreti che hanno partecipato a questi processi e che li sentono propri. Cosa che al momento però a Como non sta accadendo. Nel centro destra una lotta di potere tra le forze di destra ha condannato la città all'immobilità per cinque anni e difficilmente con una imposizione delle primarie troverà una soluzione. Le ultime primarie cittadine del centro destra sono nella memoria di tutti”

La necessità di una prospettiva a lungo termine

Per quanto riguarda invece le supposizioni sul volto comasco del candidato per il centro sinistra, l’Onorevole ha così risposto:

“Come detto in precedenza la politica ha il dovere di trovare persone oneste, capaci e competenti, ma tutto ciò non è sufficiente per poter amministrare al meglio una città. Per carità, magari si possono anche riuscire a trovare i c.d. voti di bandiera per vincere, ma poi? Subito dopo vedremmo un continuo conflitto su ogni tipologia di problematica cittadina, con un lento logorio del sindaco che impiegherà energie e tempo lì dove c'è margine per una soluzione, altrimenti? Altrimenti nulla le problematiche verrebbero rinviate a data da destinarsi. Quindi è importante interrogarsi se la ricerca del nome sia tutto ciò che serve”.

La posizione dei 5 Stelle sulle elezioni a Como

Currò ha poi concluso spiegando che “non basta il nome giusto” e che non solo perché l’intesa tra la sinistra e i 5 Stelle sta funzionando a livello nazionale necessariamente si possa trasporre un’alleanza a livello locale. Aggiungendo poi le condizioni che il partito ritiene necessarie:

“La politica ha il dovere di interrogarsi sui grandi temi della città, solo dopo tale percorso di condivisione e confronto saremo in grado di esprimerci sui migliori interpreti da offrire alla città. Il M5S non è disposto a derogare a doverosi passaggi che vedono porre in primo piano i progetti rispetto a personalismi o a lotte di bandiera, siamo convinti che se oggi il maggior partito nazionale sia l'astensionismo è perché tali processi sono venuti meno e il cittadino non nutre più fiducia nella politica e nelle istituzioni. Fin da subito ho dichiarato che auspico che l'offerta politica di un progetto politico ampio sia la soluzione  per uscire dall'immobilismo della città, ma senza progetto comune una operazione di maquillage non può funzionare”.

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