Appuntamento oggi

Le città europee stanno con l'Ucraina, maxi raduno a Firenze per la pace

In piazza Santa Croce la manifestazione. Ma alcune associazioni rilanciano: "Nardella vada in Russia come fece il sindaco La Pira".

Le città europee stanno con l'Ucraina, maxi raduno a Firenze per la pace
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Le città europee per dire no alla guerra e sostenere l'Ucraina. "Le città europee sostengono l'Ucraina per un grande e unico messaggio di pace" è lo "slogan" della manifestazione organizzata oggi, sabato 12 marzo, a Firenze dal sindaco Dario Nardella.

L'appuntamento è alle 15 in piazza Santa Croce.

Le città europee sostengono l'Ucraina: l'iniziativa

Tante le grandi città e capitali europee che hanno aderito all'iniziativa promossa dal primo cittadino: Parigi, Marsiglia, Lione, Stoccolma, Vienna, Milano, Lisbona, Tallin, Amsterdam, Helsinki, Varsavia e altre ancora.

Sarà presente anche l'ambasciatore dell'Ucraina in Italia e sono previsti collegamenti (è stato allestito un maxischermo) anche con il con il presidente ucraino Volodymyr Zelensky e con il sindaco di Kiev Vitalij Klyèko.

Sono attese migliaia di persone alla manifestazione decisa dal sindaco fiorentino Dario Nardella che ha lanciato l'idea con l'associazione dei sindaci europei Eurocities di cui è presidente.

Le città europee per l'Ucraina, la polemica

Come nella migliore tradizione italiana, non sono mancate però in queste ore le polemiche.

Le fondazioni e associazioni che si ispirano a Giorgio La Pira (storico sindaco di Firenze, politico e accademico), in un documento condiviso hanno lanciato un appello a Nardella per "rilanciare davvero le diplomazie delle città, invitando anche le principali città russe che si trovano in questa zona di sicurezza o sono ad essa adiacenti a proclamare la loro volontà di pace".

Un invito ("Le città non vogliono morire'' secondo un'espressione molto cara all'ex sindaco morto nel 1977) contenuto in una lettera aperta inviata a Nardella appunto come presidente di Eurocities.

Nardella come La Pira: "Vada in Russia"

Nella fattispecie, le fondazioni (scettiche sull'aiuto all'Ucraina attraverso il sostegno bellico) chiedono che Nardella, oltre a organizzare iniziative come quella di oggi, ripercorra proprio l'esperienza del suo storico predecessore.

Nel 1959 infatti La Pira andò a Mosca, riuscì a entrare nel Cremlino, addirittura ottenendo di parlare con il Soviet Supremo. 

Arrivato a Mosca da Fatima con una valigia piena di santini della Madonna, rese omaggio ai santi dell'ortodossia russa e riuscì a creare un dialogo insperato di pace e fratellanza con Krusciov.

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