Cinghiale nuota indisturbato nella Laguna di Venezia. E il video diventa virale
Tra gli esperti sono ben note le doti da nuotatore di questo animale selvatico. Eppure, anche questo episodio divertente, testimonia come la proliferazione degli ungulati rappresenti ancora un problema.
Una scena che è stata prontamente ripresa e pubblicata sul Web, diventando virale nel giro di pochissimi minuti: nella Laguna di Venezia, insieme ai pesci, nuota anche... un cinghiale. Una performance quasi da fare invidia alla divina Federica Pellegrini. Scherzi a parte, tra gli esperti, sono ben note le grandi doti da nuotatore di questo animale selvatico.
IL VIDEO:
Un cinghiale nuota nella Laguna di Venezia
Sono rimasti tutti a bocca aperta. Tranne lui, che ha tenuto le fauci ben serrate dando dimostrazione di un'abilità nel nuoto davvero sorprendente. Come raccontato da Prima Venezia, un grosso cinghiale è stato ripreso mentre stava nuotando oltre la bocca di porto di San Nicoletto, in prossimità della lunata del Mose. L'episodio, inaspettato e alquanto divertente, è stato pubblicato sulla pagina Facebook "Occhio Jesolano", diventando virale sul Web in breve tempo. Un filmato esilarante che, tuttavia, evidenzia ancora una volta il grave problema della proliferazione incontrollata degli ungulati.
Da dove deriva questa forte presenza?
Prima di lui un altro, a Jesolo, è stato osservato al largo di Cortellazzo. Ma è così strana questa presenza? Secondo lo zoologo del museo di Storia Naturale di Venezia, Mauro Bon, che ha risposto ad alcune domande dei giornalisti del Corriere, il tutto è dovuto all'espansione della popolazione in atto da decenni. Probabilmente il nuotatore è arrivato dal Cavallino. Anche se l'origine degli ungulati in Veneto orientale deriva dagli esemplari presenti in Friuli. Da lì, poi, sarebbero arrivati fino a Jesolo.
Le grandi doti da nuotatore del cinghiale
Performance da nuotatori, insomma, che farebbero invidia anche alla divina Federica Pellegrini. Scherzi a parte, tra gli esperti, le grandi doti nel nuoto sono rinomate: il cinghiale è più abile di altri animali come il capriolo, per esempio, e sfruttano l'acqua per ritrovare la strada persa, accorciando le distanze. Come scoiattoli e caprioli, anche i cinghiali hanno seguito le direttrici dei fiumi Tagliamento e Piave, prima di arrivare in pianura. Quindi la presenza degli ungulati è naturale, dovuta, cioè, a spostamenti della specie.
I casi in Liguria e in Sicilia
Ancor prima del cinghiale veneto, avevano fatto grande scalpore i filmati del cinghiale ligure e del cinghiale siciliano. La scorsa estate, a Camogli, a 200 metri dalla spiaggia, un cinghiale è stato ripreso mentre si era messo a nuotare indisturbato in mare.
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Il pescatore Gianluca Passarella, invece, a giugno aveva immortalato una coppia di cinghiali a largo della costa di Marzamemi (Siracusa). La sua reazione nel vedere i due ungulati era stata a dir poco esilarante:
"Ragazzi, è impressionante. Mi sembrava un pinna di squalo e ho detto ora la filmo. Ma guardate che c'è qua... due cinghiali. Ma da dove vengono???".
IL VIDEO:
Ormai si trovano dappertutto
La proliferazione incontrollata degli ungulati, oggi, risulta essere un grave problema che riguarda tutta Italia. Da Nord a Sud i cinghiali sono ormai diventati una presenza fissa anche nelle grandi città.
Qualcuno ci ironizza sopra, raccontando di come si sono integrati nella vita cittadina, andando a far la spesa al mercato o l'aperitivo al bar, mentre altri ne elogiano l'educazione: circolano sempre in fila indiana, attraversano la strada sulle strisce pedonali evitando pedoni, ciclisti e monopattini. Ma, al di là delle battute, la questione è seria. Da Torino a Roma vedere scorrazzare cinghiali per le città sta diventando un'abitudine.
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