La dichiarazione

Campomenosi (Lega): Ue-Cina, Pechino non è partner affidabile

"Il silenzio cinese ci delude, ma ci conferma che quello è un Paese che vive ambiguità profonde e non vuole utilizzare la sua potenziale influenza per aiutarci a risolvere un problema gravissimo".

Campomenosi (Lega): Ue-Cina, Pechino non è partner affidabile
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Mercoledì 6 aprile Marco Campomenosi, capo delegazione della Lega al Parlamento Europeo, ha espresso il suo parere riguardo agli attuali rapporti tra la Cina e l'Unione Europea inevitabilmente mutati dopo l'invasione russa in Ucraina.

Campomenosi: "Credo che la Cina lavori per dividere il fronte occidentale"

Strasburgo, 6 apr. – "Non credo che il summit sia stato del tutto un'occasione persa: il silenzio cinese ci delude, ma ci conferma che quello è un Paese che vive ambiguità profonde e non vuole utilizzare la sua potenziale influenza per aiutarci a risolvere un problema gravissimo, l'aggressione della Russia di Putin all'Ucraina. In questi mesi dovremo assumere decisioni importantissime per il nostro futuro. Parliamo tanto e giustamente di autonomia strategica e della necessità, finalmente, di svincolarsi dalla dipendenza dalla Russia, ma sappiamo bene quanto l'Ue sia dipendente anche dalla Cina, non solo sul manifatturiero, ma in ottica futura anche a causa delle politiche green che l’Ue vorrebbe imporre al nostro comparto produttivo. Abbiamo bisogno di reciprocità e non possiamo permetterci di prendere decisioni politiche e geostrategiche pretendendo di compiere una scelta fra diverse dittature: si pensi al tema dello Xinjiang, alla repressione sanguinaria delle proteste a Hong Kong, alle continue minacce nei confronti della sovranità di Taiwan. Non credo che Pechino sia un partner affidabile: credo che lavori per dividere il fronte occidentale. Quanto sta facendo la Cina in Africa è gravissimo e l'Ue è stata spesso troppo timida rispetto alla proposta a cui stiamo lavorando in Parlamento sulle acquisizioni ostili, su catene del valore che vanno modificate e rese meno problematiche. E vorrei che la Commissione Europea ricordasse di chiedere la verità su quanto accaduto a Wuhan poco più di due anni fa. Questi mesi drammatici non ci spingano a fare scelte che diano alla Cina un ulteriore vantaggio competitivo: su questo fronte l'Ue deve sapere che c'è una grande unità nel Parlamento europeo e che possiamo lavorare tutti insieme in questa direzione, a tutela dei nostri interessi".

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