Bimbo di 4 anni muore soffocato dopo aver mangiato un pezzo di wurstel
La folle corsa in ospedale e il tentativo estremo di rianimarlo con la manovra di Heimlich, purtroppo, non sono serviti ad evitare il peggio.
La vicenda ha scioccato tutta la comunità di un piccolo paese in provincia di Brescia dove ieri, lunedì 28 febbraio 2022, un bimbo di soli 4 anni ha perso improvvisamente la vita dopo essersi soffocato con un pezzo di wurstel andato di traverso. Il tutto è accaduto davanti agli occhi del padre che ha cercato di intervenire tempestivamente di salvargli la vita. La folle corsa in ospedale e il tentativo estremo di rianimarlo con la manovra di Heimlich, purtroppo, non sono serviti ad evitare il peggio.
Bimbo di 4 anni muore soffocato dopo aver mangiato un pezzo di wurstel
Una tragedia che lascia tutti senza parole. Come raccontato da Prima Brescia, Andrea, un bimbo di 4 anni, è morto soffocato dopo aver mangiato un pezzo di wurstel. La drammatica vicenda, accaduta verso l'ora di pranzo di ieri, lunedì 28 febbraio 2022, nel piccolo Comune bresciano di Edolo, in Val Camonica, si è verificata proprio davanti agli occhi increduli del papà. Il bimbo di 4 anni stava mangiando un wurstel quando, all'improvviso, dopo aver ingerito un pezzo troppo grande, ha cominciato a non sentirsi bene. Il padre, vedendolo in difficoltà nel respirare, si è precipitato subito a soccorrerlo, contattando anche l'équipe medica del 118.
Gli operatori sanitari sono accorsi immediatamente sul posto con un'eliambulanza in volo da Sondalo. Nonostante il trasporto d'urgenza in ospedale e l'estrazione del pezzo di wurstel dalla sua gola, il piccolo, sottoposto per più di un'ora a manovre di rianimazione da parte dei soccorritori, non è riuscito a riprendersi dal soffocamento. Andrea, 4 anni, è stato dichiarato morto qualche ora dopo il suo arrivo al nosocomio: il suo corpo, purtroppo, non aveva preso fiato per un tempo troppo prolungato.
Edolo si stringe nel dolore per la morte di Andrea
Andrea era nato ad Esine, sempre nel bresciano, ed era figlio di una famiglia di origini albanesi. Il piccolo lascia i genitori e una sorella più grande, da poco maggiorenne. A seguito della tragica notizia, tutta la comunità di Edolo si è stretta nel dolore per la scomparsa del bimbo di 4 anni:
"L’Amministrazione Comunale e la Comunità tutta si stringono al dolore della famiglia che oggi ha subito il terribile lutto della perdita di un figlio. Rivolgiamo, con il cuore ricolmo di dolore, le nostre condoglianze ai famigliari del piccolo scomparso".
Centinaia i messaggi di cordoglio che sono apparsi sotto al post del Comune. Tra questi anche un affettuoso ricordo del bimbo:
"Ricorderemo sempre i tuoi dolci modi di fare, buffi e teneri. Vederti ballare era una gioia per il cuore. Buon viaggio piccolo Andrea, rimarrai per sempre nei nostri cuori".
La manovra di Heimlich per salvare dal soffocamento
La tragica vicenda che ha portato alla morte di Andrea ha avuto una dinamica simile ad un episodio recente avvenuto in provincia di Treviso: anche qui un bimbo di 4 anni era rimasto soffocato per colpa di un mandarino. In questo caso, tuttavia, la madre è riuscita a salvare la vita del figlio praticandogli la manovra di Heimlich.
La manovra di Heimlich consiste in una tecnica di primo soccorso per rimuovere un'ostruzione delle vie aeree. Si tratta quindi di un'efficace misura per risolvere in modo rapido molti casi di soffocamento. La manovra prende il nome dal medico statunitense Henry Heimlich, che per primo la descrisse nel 1974.
IL VIDEO TUTORIAL:
Procedura una persona in piedi o seduta
La persona che pratica la manovra di Heimlich si posiziona in piedi dietro l'infortunato, parlandogli e spiegando che sta per eseguire una manovra di emergenza, ma al tempo stesso agendo con decisione. La cinge con le braccia intorno ai fianchi, sotto le braccia. Una mano è piegata con il pugno chiuso e viene posizionata con la parte del pollice appiattita contro l'addome nella zona tra lo sterno e l'ombelico. L'altra mano afferra il pugno e provoca una serie di rapide e profonde spinte verso l'alto finché l'oggetto che ostruisce le vie aeree non viene espulso.
Le spinte non devono mai comprimere o stringere la gabbia toracica, ma solo la parte molle dell'addome.
Procedura su se stessi
È possibile praticare la manovra di Heimlich anche su se stessi, utilizzando la stessa tecnica: una mano è chiusa a pugno e collocata contro il proprio addome mentre l'altra l'afferra e la spinge verso l'alto con una serie di spinte finché non si liberano le vie aeree.
Altra tecnica efficace di autosoccorso è appoggiarsi con la parte alta dell'addome contro un oggetto fisso (per esempio una spalliera di un divano o di una sedia) e spingendo ripetutamente col proprio corpo verso il basso fino a che le compressioni non facilitino l'espulsione dell'ostruzione.
Dopo aver liberato le vie aeree
Dopo aver liberato le vie aeree, per mezzo dell'espulsione dell'oggetto o dei liquidi che le ostruivano, è comunque possibile, specialmente se la vittima ha perso conoscenza, che la respirazione non riprenda spontaneamente.
Continuare la manovra di Heimlich non fa riprendere la respirazione. In questo caso, dal momento che è possibile un arresto cardiocircolatorio, la respirazione artificiale o la rianimazione cardiopolmonare dovranno essere utilizzate secondo la necessità.
Il supporto del medico è sempre utile e necessario dopo la manovra di Heimlich; se la persona riesce a respirare di nuovo è opportuno un controllo medico per escludere eventuali possibili traumi secondari o residue ostruzioni minori; se la persona non respira è indispensabile una chiamata di emergenza da effettuare non prima del termine del primo ciclo di insufflazioni e compressioni.
Esecuzione della manovra su neonati
Se il neonato è cosciente si applicano 5 colpi interscapolari alternati a 5 compressioni toraciche sullo stesso punto in cui si pratica il massaggio cardiaco esterno (subito sotto la linea intermammillare).
Non si esegue la manovra di Heimlich come tale su un lattante: allorché il neonato diventa incosciente, viene posto supino su piano rigido; il soccorritore allinea la testa, scopre il torace, effettua 5 ventilazioni di soccorso, allineando ogni volta il capo in posizione neutra.
Effettuate le 5 ventilazioni, se non sopravvengono altre valutazioni, incomincia la rianimazione cardiopolmonare e andrà avanti con il protocollo di rianimazione per il primo minuto, ricontattando poi telefonicamente e aggiornando i servizi di emergenza.
Prosegue fino a che la vittima non si disostruisce, o fino all'arrivo dei soccorsi avanzati o fino a esaurimento fisico del soccorritore.