questione di coerenza

Barista non chiedeva il Green pass ai clienti (e non ce l'aveva nemmeno lei)

E' successo a Novara. Nei primi 15 giorni del provvedimento sono quasi 600 le sanzioni spiccate in tutta Italia.

Barista non chiedeva il Green pass ai clienti (e non ce l'aveva nemmeno lei)
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Non chiedeva il Green pass ai clienti per una questione... di coerenza. Perché la barista sanzionata per le violazione delle norme anti-Covid dalla Polizia Locale a Novara non aveva neppure lei il certificato verde.

Barista senza Green pass, non lo chiede neppure ai clienti

Come racconta Prima Novara,  la titolare del bar in questione somministrava alimenti e bevande ai clienti senza essere in possesso di Green pass e, come da sua ammissione, senza chiederlo neppure ai frequentatori del locale.

La donna è stata diffidata dal proseguire la propria attività all’interno del locale in assenza di certificazione verde. E'  stata inoltre sanzionata e segnalata alla Prefettura.

Come funziona

La questione è oramai nota a tutti, ma certi casi dimostrano che un ripassino non fa mai male. Dal 15 ottobre 2021 il Green pass è obbligatorio sui posti di lavoro, sia pubblici che privati. Chi non vuole vaccinarsi deve sottoporsi ogni 48 ore a  un tampone che ne attesti la negatività. I controlli spettano al datore di lavoro, e nel caso le sanzioni sono salate: il lavoratore che accede al luogo di lavoro senza Green pass va incontro a  una multa che va da 600 a 1.500 euro.  Il datore di lavoro che non controlla il rispetto delle regole  rischia una sanzione amministrativa che va da 400 a 1.000 euro.

La presentazione del Green pass per i clienti di bar e ristoranti è invece in vigore dal 6 agosto 2021. Non serve per chi consuma all'aperto.

Il nodo controlli

La questione è però quella dei controlli. Chi  li esegue? E soprattutto, vengono eseguiti? Stando a una recente indagine di Federcosumatori le falle sarebbero molte. Come racconta Prima Bergamo, nella città orobica un quinto dei locali non chiede il Green Pass.  Ma non solo. Nel 40% dei casi non ne viene verificato l'effettivo possesso.

I dati su scala nazionale parlano invece di circa diecimila attività ispezionate dai Carabinieri del Nas, che hanno verificato 583 violazioni, delle quali 313 ai titolari dei luoghi controllati, 248 nei confronti di clienti e utenti, 22 applicate a lavoratori. 

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