Autisti No vax interrompono il servizio pubblico, ma non solo: si permettono di dare dei crumiri a chi li sostituisce
Succede proprio a Bergamo, dove sembra incredibile, ma la lezione impartita dal Covid qualcuno ancora non l'ha capita.
Gli autisti No Vax hanno ormai da giorni messo in ginocchio il servizio pubblico un po' in tutta Italia, con buona pace degli utenti - per lo più vaccinati - rimasti a piedi.
Non si vaccinano e, di conseguenza, non possono andare al lavoro perché sprovvisti del Green Pass (a meno che non si paghino ogni due giorni un tampone). Ma se non si presentano al lavoro scatta la sospensione dello stipendio, perché considerati assenti ingiustificati.
Tuttavia pretendono che i colleghi vaccinati, per spirito di solidarietà, assecondino la loro protesta, non presentandosi in azienda.
E non succede in un posto qualunque. Sarebbe comunque grave, ma lo è di più nella città simbolo della lotta alla pandemia: Bergamo, dove sembra incredibile, ma la lezione impartita dal Covid qualcuno ancora non l'ha capita.
Autisti No vax interrompono il servizio pubblico
Come racconta Prima Bergamo, sono i toni assurdi che ha assunto la propaganda di quella minoranza no-vax e no-Green Pass che, pur di non rassegnarsi alle decisioni prese dal 92,24 per cento dei bergamaschi, ha scelto di alzare i toni spostandoli sempre più verso l’intimidazione personale, In particolare nelle aziende di trasporto pubblico locale.
"Ci è stato riferito di due episodi davvero spiacevoli, l’ultimo questa mattina (venerdì 22 ottobre) – denunciano Aniello Sudrio della segreteria della Filt-Cgil e Pasquale Salvatore della segreteria Fit-Cisl di Bergamo - I conducenti regolarmente in servizio hanno trovato nella sala del personale un volantino in cui, nero su bianco, venivano invitati a non prestarsi alle sostituzioni. Coloro che stanno garantendo il servizio vengono aspramente criticati e, nel volantino diffuso, definiti “crumiri e servi”. Anche verbalmente, in diverse occasioni, chi fa gli straordinari è stato avvicinato e denigrato per il solo fatto di attenersi alle regole".
Crumiri e servi a chi li sostituisce
In Bergamasca, dall’introduzione dell’obbligo del Green Pass al lavoro, non si sono infatti verificati particolari disservizi sul fronte del servizio di trasporto pubblico. Ma ciò non significa che anche tra gli autisti non ci siano no-vax convinti che alimentano un clima di tensione interna alle aziende.
"Questo è un settore che da anni registra una carenza di risorse e di personale – aggiungono i sindacalisti -. Ora il numero dei conducenti è calato ulteriormente. Chi si presta agli straordinari non lo fa per ripicca ideologica, ma perché rientra nella routine del servizio. Tra l’altro, mettersi a disposizione per il lavoro straordinario permette anche agli altri colleghi presenti di poter richiedere, qualora ne abbiano bisogno, giorni di ferie. Coprire i turni garantisce il servizio ai cittadini, soprattutto a quelli abbonati che lo hanno già pagato".
Durante la fase acuta della pandemia i sindacati confederali hanno firmato decine di protocolli per la sicurezza dei lavoratori.
"Si è cercato di tutelare la salute di tutti – concludono Sudrio e Salvatore -. Condanniamo, dunque, i gesti estremi e auspichiamo che i lavoratori si riuniscano con l’obiettivo di difendere il lavoro e non posizioni ideologiche".