Sanità

Asl To4, Costanzo: “Criticità croniche che vanno risolte al più presto”

La deputata torinese ha incontrato il nuovo direttore Stefano Scarpetta per discutere di carenza d’organico, Rsa e liste d’attesa.

Asl To4, Costanzo: “Criticità croniche che vanno risolte al più presto”
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Le criticità ormai croniche dell’Asl To4 riguardano innanzitutto i presìdi di emergenza e soccorso. Sono carenze che, ad esempio, hanno costretto alla chiusura del pronto soccorso di Cuorgnè, almeno da quando è stato riconvertito da ospedale Covid, e che hanno reso praticamente inaccessibili i pronto soccorso di Ciriè, Chivasso e Ivrea.

Jessica Costanzo incontra il nuovo direttore dell’Asl To4

Per approfondire le cause di questa emergenza drammatica, venerdì 30 luglio, la deputata torinese Jessica Costanzo ho richiesto e ottenuto un incontro con il neo-direttore generale dell’Asl To4, Stefano Scarpetta: “Credo sia infatti fondamentale avere un quadro complessivo, una panoramica sulla sanità piemontese, ben consapevole che i problemi ereditati dal neo-direttore generale sono endemici”.

Carenza d’organico, un problema piemontese

“Insieme abbiamo anche analizzato i problemi che riguardano in generale la sanità piemontese – racconta l’onorevole Costanzo - come il tema della carenza d’organico - in particolare nei pronto-soccorso - e con particolare riferimento agli effetti di questa carenza avvertiti negli ospedali di provincia. È importante dire che le difficoltà non si superano solo con i concorsi pubblici, innanzitutto perché l’emergenza sanitaria e la pandemia li hanno rallentati, ma anche perché questa problematica era già esistente prima e il Covid l’ha solo acuita e resa emergenziale e incontrollabile. Va aggiunto che, in ogni caso, il Covid ha creato una serie di intoppi, per cui ad esempio abbiamo assistito a una serie di defezioni da parte di giovani infermieri durante l’emergenza sanitaria”.

Rsa, la questione di appalti e sub-appalti

“Altro discorso va fatto per le Rsa, in cui la questione degli appalti e dei sub-appalti ha avuto indubbiamente delle conseguenze sulla qualità al ribasso dei servizi esternalizzati, anche perché il personale di questi servizi (pulizie, mense) non ha il tempo adeguato per seguire e curare gli ospiti, né può svolgere i suoi compiti in modo impeccabile”.

Liste d’attesa ancora lunghissime

“Altra questione quella delle liste d’attesa, lunghissime: sono due facce della stessa medaglia, ovvero la carenza d’organico e di conseguenza non si possono comunque risolvere nel breve termine. Ciò che è emerso dall’incontro è che si tratta di una stratificazione di problemi, che devono essere affrontati non solo a livello locale, ma anche nazionale e per questo auspico una collaborazione più efficace con Roma, perché da qui in avanti bisognerà trovare delle soluzioni a livello nazionale con il Ministero della Salute”.

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