Ascoltare il sistema lombardo per evitare una nuova Lehman Brothers

Era il 28 ottobre 2021 quando dalla Lombardia, per la prima volta, partiva l'allarme del caro energia. "Tante imprese sospenderanno la produzione" tuonava l'assessore lombardo allo Sviluppo Economico Guido Guidesi (in copertina), a cui faceva eco tutto il 'sistema lombardo', associazioni di categoria, sindacati e anche le realtà che tutelano i diritti dei consumatori.

Evitare una nuova Lehman Brothers

In un Paese concentrato esclusivamente sulla gestione della pandemia era inevitabile che l'allarme cadesse purtroppo nel vuoto. Ci sono voluti più di due mesi per capire che la Lombardia, anche questa volta, aveva visto più lungo degli altri, una Regione che ormai guarda non al domani, ma al dopodomani.

Ieri finalmente qualcosa si è mosso e infatti il Consiglio dei Ministri ha approvato un decreto da oltre 5 miliardi, un primo passo, una boccata d'ossigeno certamente importante ma non ancora sufficiente, come è stato evidenziato con diverse sfumature sia dalla politica lombarda sia dal mondo imprenditoriale.

"Un positivo primo step", ha rilevato l'assessore Guidesi, ma il lavoro da fare è ancora tanto, perché per evitare una nuova 'Lehman Brothers' bisogna intervenire subito sia con ingenti risorse sia con una soluzione strutturale. Il sistema lombardo siamo certi non arretrerà di un centimetro e cercherà di evitare un disastro annunciato".

Soprattutto in questo ultimo anno è stato dimostrato che finalmente la Regione Lombardia, con il responsabile dello Sviluppo Economico Guidesi, le associazioni di categoria, i sindacati e tutte le realtà imprenditoriali e produttive, parlano con una sola voce e questo è certamente fattore fondamentale per confermare la Lombardia regione tra le migliori d'Europa.

A questo punto se davvero si vuole salvare il Paese, si ascolti la Lombardia e si risolva subito un'emergenza nazionale non più rimandabile.