Ancora impossibile per molti fragili essere segnalati dai medici | Prenotazione vaccini in Lombardia
Per legge dovrebbero avere la priorità, ma dopo 4 giorni di ritardo non è arrivata una data.
Nella giornata di venerdì 9 aprile 2021 abbiamo dedicato una ampio articolo all'apertura delle prenotazioni delle vaccinazioni anti Covid per i disabili, ultra fragili e caregiver, come annunciato da Regione Lombardia.
Prenotazione vaccini in Lombardia: ci sono ancora problemi
Oltre a tutte le informazioni pratiche riguardo alle modalità di iscrizione avevamo segnalato anche una problematica non indifferente: molte persone afflitte da patologie croniche individuate dalle Raccomandazioni ad Interim sui gruppi target della vaccinazione anti SARS-CoV-2/COVID-19 e quindi nel pieno diritto di ricevere il siero non avevano modo avuto di iscriversi.
Il motivo? Ai medici di base non era stato fornito un form in cui segnalare i loro pazienti fragili. Insomma iscrizioni aperte anche per i fragili, ma questi ultimi rimbalzati dal sistema, con i medici con le mani legate.
Avevano ad esempio interrogato Ats Brianza (ma il problema vale allo stesso modo per tute le Agenzie della salute a livello regionale), che ci aveva confermato il ritardo nell'invio del form, ma garantito che entro lunedì 12 aprile, ovvero in data odierna, i medici avrebbero avuto la possibilità di segnalare i propri fragili; dal giorno successivo (13 aprile) quindi, i pazienti affetti da gravi compromissioni, sarebbero finalmente stati riconosciuti dal sistema e avrebbero potuto iscriversi.
Per sicurezza abbiamo chiesto conferma, stamane, ad alcuni medici di base. Ma la sorpresa è stata amara: il link per inserire i pazienti è arrivato, ma dice chiaramente che si riferisce soltanto ai disabili gravi (in possesso della 104 art 3 comma 3), non ai fragili.
Insomma, dopo 4 giorni di ritardo dall'apertura delle iscrizioni, molti ultra fragili sono ancora "fantasmi" per il sistema lombardo, nonostante - sulla carta - per loro le iscrizioni siano aperte. Siamo tornati alla carica contattando Ats Brianza per avere nuove risposte sulla questione.
Ultra fragili lombardi: il paradosso delle iscrizioni
Ats Brianza, nella giornata odierna, fa sapere:
"In un primo momento ai medici di medicina generale e pediatri è stato inviato form per poter inserire i disabili con 104 art 3 comma 3 non presenti a sistema. Per ciò che riguarda gli estremamente vulnerabili non a sistema, problema che persiste a livello regionale, si sta valutando proprio a livello regionale la soluzione migliore per permettere loro inserimento. Nel frattempo a tutti i medici vengono inviate le liste dei loro pazienti che sono già presenti sul portale e che quindi possono prenotare l’appuntamento e il form per inserire eventuali estremamente vulnerabili non presenti ora nel sistema ma che, avendone diritto secondo le categorie ministeriali, compariranno nelle 48 ore successive nel portale".
Quindi decade definitivamente la speranza che domani, tutta la platea di cronici lombardi aventi diritto alla vaccinazione prioritaria possa fruire del proprio diritto di iscriversi e fissare un appuntamento. Bisognerà aspettare ancora: quanto?
Il problema si sta affrontando a livello regionale e oggi contiamo si possa fornire una risposta definitiva che risolva il problema.
Ricordiamo che dal 9 aprile 2021, stando a quanto annunciava il sito di Regione Lombardia, gli ultra fragili avrebbero già potuto iscriversi. Ad oggi, 12 aprile, non esiste ancora un modo, nè una data certa, per loro.
Altro problema con le liste Inps prima del 2010
Ma i problemi per gli ultra fragili o disabili lombardi non finiscono qui. A causa delle liste incomplete fornite a Poste Italiane (che ha sviluppato la piattaforma vaccinale) dall'Inps - che ha informatizzato gli elenchi solo dal 2010 - chi ha una disabilità certificata in precedenza potrebbe non essere riconosciuto dal sistema. Anche in questo caso da Regione assicurano un rapido aggiornamento dei dati, ma nel frattempo per molte persone ogni giorno senza vaccinazione è una roulette russa.
“Se non mi vaccinate chiedo la residenza nel Lazio”
Emblematico il caso, raccontato dai colleghi di Prima la Martesana, di un disabile milanese che ha la 104, ma non risulta in elenco e non può prenotare il vaccino Covid. Da un mese sta cercando di ottenere un appuntamento, ma inutilmente. Nemmeno ora che lo si può fare da solo attraverso il portale della Regione.
“E’ un’assurdità – ha protestato Lucrezia Povia, mamma di Max Tresoldi – Lui ha la 104, ma non risulta in elenco. Mia figlia ha anche chiamato il numero apposito, ma non è riuscita a farlo inserire. Ci hanno detto di contattare il medico. Lo abbiamo fatto, lui ha detto che dovrebbe avere sistemato tutto, ma ancora non riusciamo”.
Da quando è arrivata la pandemia i familiari di Massimiliano vivono nel terrore che possa essere contagiato. Lui il 15 agosto 1991 rimase vittima di un grave incidente stradale, dopo il quale piombò in stato vegetativo per dieci anni. Ne uscì miracolosamente, ma con gravissimi danni neurologici, che lo espongono anche a una fragilità rispetto alle patologie. Come l’enfisema da cui è uscito qualche tempo fa.
Anche il padre Ernesto ha provato a chiamare il call center regionale:
“E’ trent’anni che prende i soldi della pensione di invalidità – ha detto – All’operatrice che mi ha risposto ho detto che se mio figlio non risulta nell’elenco dei pazienti ultra fragili, basta che chi di dovere incroci i dati dell’Inps. E’ un mese che cerchiamo di venire a capo di questa storia."
Da qui la provocazione della madre:
“Chiederemo di ottenere la residenza nel Lazio. Lì li hanno già vaccinati tutti“.
In Lombardia, invece, si resta in attesa.
La posizione dell'Inps
Dal canto suo l'Inps sottolinea con forza che non possono essere imputabili all’Istituto "le problematiche insorte per l’individuazione dei soggetti cd. fragili, tenuto conto che fino al 2009 la gestione della Invalidità civile competeva alle Aziende sanitarie e quindi a Regione Lombardia (per la città di Milano, al Comune di Milano), che inviavano a INPS, tramite flusso telematico, l’elenco dei soggetti per i quali era riconosciuto il diritto sanitario, affinché provvedesse alla liquidazione o alla ricostituzione della prestazione economica. Pertanto, la Regione, in merito alle posizioni gestite, dovrebbe avere già a sua disposizione l’elenco dei soggetti, in banca dati o quantomeno in formato cartaceo".
La ricostruzione
"Il compito di acquisire i dati necessari per la predisposizione degli elenchi di soggetti da vaccinare è stato affidato al Sistema Tessera Sanitaria (Ordinanza del Commissario straordinario per l’emergenza epidemiologica del 9 febbraio 2021, n. 2: “Disposizioni per l’attuazione del Piano strategico dei vaccini per la prevenzione delle infezioni da SARS - CoV-2”). Tale sistema permette di acquisire, presso i soggetti detentori, le informazioni necessarie alla predisposizione degli elenchi degli appartenenti alle categorie degli assistiti eleggibili per le vaccinazioni, per la prevenzione delle infezioni da SARS-CoV-2, nonché di rendere disponibili alle Regioni e delle Province autonome gli elenchi predisposti di rispettiva competenza.
Su autorizzazione del Responsabile della Protezione dei Dati dell’Istituto, lo scorso 24 marzo la Direzione Generale dell’Istituto ha trasmesso al Sistema Tessera Sanitaria gli elenchi riguardanti i disabili gravi presenti negli archivi dell’INPS per l’esecuzione della campagna vaccinale nazionale da SARS-CoV-2/COVID-19.
Non vi è stato pertanto nessun ritardo o omissione nella trasmissione dei dati da parte dell’Istituto, che ha acquisito e gestisce il processo dell’Invalidità civile, cecità, sordità, handicap, quale unico referente e soggetto responsabile in ordine al riconoscimento dei benefici di legge, solo a decorrere dal 1° gennaio 2010, con completa digitalizzazione del sistema, aspetto che ha comportato una generale riduzione dei tempi di erogazione delle prestazioni rispetto al passato".