Accoglienza profughi Ucraina, Zaia e Curcio all’hub di Noale: “Fondamentale il confronto con il territorio”
Al centro anche il tema delicato dei minori non accompagnati: “Incontro toccante dal punto di vista umano”.
Questa mattina sopralluogo e incontro per parlare della “partita Ucraina” con Prefetti, soggetti attuatori, Comuni e volontari.
Accoglienza profughi Ucraina, Zaia e Curcio all’hub di Noale
Il presidente della Regione del Veneto, Luca Zaia, nonché commissario delegato della crisi Ucraina, oggi mercoledì 6 aprile 2022 ha fatto il punto della situazione dall’hub di Noale sull’accoglienza dei profughi provenienti dall’Ucraina:
“E’ un mese e mezzo dall’inizio della guerra, in Veneto a oggi abbiamo 11.459 persone, abbiamo effettuato 21207 tamponi, che ci hanno fornito un indice di positività del 3,5%. Confermo che quasi il 90% delle persone che arrivano sono donne e ragazzi di età al di sotto di 14 anni”.
Il Governatore ha reso noto che questa mattina ha effettuato una visita per conoscere la realtà da vicino:
“Ho potuto vedere da vicino storie umane commoventi di famiglie separate, è stato un incontro toccante anche dal punto di vista umano. Ogni storia racconta una tragedia familiare, di un incubo. La guerra è da condannare senza se e senza ma, spero anche che i grandi del mondo lavorino per la pace. E’ bene che la diplomazia si appropri del dialogo, deve tornare protagonista”.
I profughi vogliono tornare presto in Ucraina
Il presidente della Regione del Veneto ha inoltre snocciolato un po’ di dati:
“Vi dico che sul fronte vaccinazioni abbiamo l’incidenza del 3,5% di positività, di vaccinazioni ne facciamo pochissime. Tutti dicono che si fermeranno pochi giorni, nessuno ha dimenticato casa e non vuole fare un progetto di vita in Veneto perché vogliono tornare a casa. I profughi ospitati negli hub regionali sono 218, qui a Noale ce ne sono 45. Gli alloggi offerti da 5.306 veneti permettono di avere 12.406 posti letto, inoltre con le donazioni abbiamo raccolto 687mila euro”.
Sono numerosi i bambini minori non accompagni e, a tal proposito, Zaia ha ribadito:
“I bambini minori non accompagnati in Veneto sono 234, sono ‘orfani’, non hanno nessuno e arrivano con i numeri telefono segnati sulla mano, sulle braccia ed è un’immagine plastica della tragedia. Hanno anche scritti i nomi dei genitori sulle braccia. Pensate a queste mamme e papà che pur di salvarli li caricano nei pullman, nei convogli cercando che si possano salvare. E’ una tragedia per i genitori che non sanno dov’è finito il loro figlio”.
Veneto punto di riferimento affidabile
All’hub di Noale la parola è passata poi all’ingegner Fabrizio Curcio, capo protezione civile nazionale che ha affermato:
“Voglio ricordare che il Veneto è sempre interlocutore e punto di riferimento affidabile per le emergenze. Dal un punto di vista lavorativo e di organizzazione, il sistema di protezione civile è tarato per operare in disastri naturali, industriali e umani, tutti noi ci confrontiamo con un approccio diverso. Il Veneto è una delle regioni che ha lavorato di più per portare gli aiuti. Il sistema è molto fluido e la situazione è in costante evoluzione. L’accoglienza che abbiamo messo in piedi tiene conto di come le persone si muovono in maniera autonoma, gli arrivi sembrano calare ma dobbiamo essere pronti per accogliere le persone”.
La strategia messa in piedi si basa su tre punti e Curcio ha sottolineato:
“La strategia messa in piedi per la gestione si basa su 3 punti: aumento dell’ospitalità ordinaria delle prefetture, il secondo è l’assistenza diffusa e il contributo di sostegno dato ai profughi come forma di assistenza economica per la rete parentale. C’è un punto essenziale sul quale facciamo un focus fondamentale, c’è un commissario ad hoc per gestire i minori stranieri non accompagnati. Il confronto con territorio è essenziale per capire se la filiera dell’accoglienza funziona, Il senso della mia visita qui oggi è questo, l’ascolto del territorio che è un elemento fondamentale in questo percorso”.
Il bollettino Covid in Veneto
Situazione vaccinazioni: