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AC Finance l'eccellenza lombarda che aiuta le imprese

Con sedi a Milano, Roma, Brescia e Lodi è una delle realtà più nuove e significative del panorama italiano

AC Finance l'eccellenza lombarda che aiuta le imprese
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AC Finance sono un pool qualificato di professionisti esperti in consulenza e formazione per le piccole e medie imprese. Forniscono assistenza nelle operazioni di Corporate Finance, quotazioni a Piazza Affari, Ipo e M&A. Sono un partner irrinunciabile per le start up e Pmi che vogliono crescere, innovare e internazionalizzarsi. Alla guida di questa società di successo c’è un noto professionista cresciuto nella Martesana: Antonio Quintino Chieffo, 39 anni, nato in Basilicata ma cresciuto a Settala, manager e imprenditore nel settore finanziario e manifatturiero.

Chi è Antonio Chieffo

Ha ricoperto o ricopre ruoli di consigliere di amministrazione di società come: Meccanica BPR, Multiossigen SpA, Parco Tecnologico Padano SpA, Focus Italia Group SpA, Bemycompany Capital Partner SpA e Merida Italy SpA. Ha diretto l’area finanza come Direttore Finanziario di Anovo Italia, Forever Bambu, Meccanica BPR, InLire Spa. E’ stato Advisory Board di SCS Group, Roncato e Convergenze SpA.

Da 10 anni è Angel Investor con particolare esperienza nel settore del Private equity e del venture Capital. Esperto di Strategie aziendali, processi riorganizzativi, valutazione aziendali e di quotazioni in Borsa. Fondatore della Holding Industriale Bemycompany Capital Partner Spa che investe in PMI e dell’Incubatore Bemycompany. Una passione che lo ha portato nel 2006 ad essere assunto in GS Capital, una società anglofrancese di Private Equity per passare da Banca Generali, a C&F SpA società che si occupa di ristrutturazioni aziendali ed infine fondare con degli Investitori nel 2016 AC Finance.

Il successo di AC Finance

Una scommessa, quella di AC Finance, vinta, tanto che oggi è diventato un gruppo articolato che conta oltre 60 collaboratori attivi oltre che nel Corporate Finance anche nel Tax Advisor e corporate legal attraverso le controllate Miller Tax e Wagner Legal 1922 e nel mondo della ricerca e sviluppo tramite l’incubatore ed acceleratore di Imprese Bemycompany.

Come è nata l’idea di creare AC Finance?

"L’esigenza si è concretizzata quando in Italia è stato regolamentato il crowdfunding- esordisce Chieffo - Ora le aziende possono essere finanziate direttamente dai risparmiatori attraverso piattaforme regolamentate dalla Consob. In questa nuova competizione le imprese però hanno bisogno di un allenatore, di un professionista in grado di aiutare l’imprenditore a costruire il progetto e il piano industriale, indispensabile per raccogliere capitali sul mercato. E qui entriamo in gioco noi".

La crisi del sistema bancario vi ha aiutato…

"L’economia italiana è sempre stata bancocentrica rispetto agli altri Paesi europei: la Germania è attestata al 40%, la Francia al 30% mentre in Italia si arriva all’80% ma così le Pmi facevano fatica a ricorrere al credito, a crescere, a fare operazioni straordinarie.
Il nostro è un mercato ancora vergine ma con grandi margini di crescita. Nelle operazioni di finanza straordinaria le garanzie sono decisamente irrilevanti rispetto al progetto e la sua credibilità. Questo vale per le start up e vale pure per le Pmi che vogliono fare acquisizioni o quotarsi in Borsa per affrontare nuove sfide".

Raccogliere capitali sul mercato è facile?

"Oggi sul mercato c’è molta liquidità ed è più difficile trovare aziende interessanti da finanziare che capitali. Lo dimostra anche l’ex AIM di Borsa Italiana, ora Euronext, che conta oltre 150 imprese, di cui 30 quotate nel solo 2021. Lo dimostra la crescita della nostra società che negli ultimi cinque anni ha superato i 2.000 clienti, presentato 354 aziende, organizzato 31 matching day, seguito 140 progetti, costituito 3 Holding di investimento e accompagnato 5 aziende in Borsa".

Ci segnala uno dei tanti casi di successo avuti con AC Finance?

"Nel 2021 abbiamo raccolto 10 milioni per Forever Bambù di Cernusco sul Naviglio, la prima iniziativa italiana che coniuga una filiera strutturata all’attenzione del pianeta attraverso la coltivazione del bambù gigante; un bambuseto che ha la capacità di produrre più ossigeno e assorbire oltre 36 volte la CO2 di una foresta di pari dimensioni. L’azienda vanta 193 ettari coltivati tra Piemonte, Toscana e Lombardia, ha raccolto l’adesione di 1.200 soci da oltre 7 Paesi, ha dato vita a 28 società agricole ed è leader in Europa".

Quali sono le aziende che volete accompagnare in Borsa o nelle quali volete investire direttamente attraverso BemyCompany Capital Partners Spa?

"Cerchiamo prevalentemente Pmi manifatturiere o commerciali con un fatturato inferiore ai 30 milioni. Aziende non idonee ai parametri del venture capital e del private equity, ma con ampi margini di crescita, con un modello di business dinamico e innovativo che faticano adavere credito bancario".

Dopo l’esperienza degli eventi “Matching Day” organizzati per permettere ad aziende e Startup di presentarsi al Mercato dei Capitali adesso volete costruire un premio per le Pmi nella Martesana che hanno investito nella sostenibilità ...

"Sì, vogliamo premiare quegli Imprenditori che definirei “illuminati “ che non pensano solo al profitto ma che desiderano lasciare un segno tangibile della loro azienda nella comunità. Tanti premi si limitano a guardare sempre ad aziende eccellenti e con fatturati in crescita. Va bene, sono parametri corretti, ma noi vogliamo inserire pure nuovi requisiti e valori: la resilienza, l’innovatività, il legame con il loro territorio, che creano posti di lavoro per rafforzare la loro comunità, e che attraverso la sostenibilità generano valore. È un’idea alla quale stiamo lavorando da tempo e che presenteremo entro fine mese".

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