schiaffo a putin

Zelensky way: sbeffeggiata clamorosamente l'ambasciata russa a Washington

Intanto, il presidente americano ha anche annunciato un bando su "frutti di mare, vodka e diamanti" dalla Russia.

Zelensky way: sbeffeggiata clamorosamente l'ambasciata russa a Washington
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Usa: sbeffeggiata clamorosamente l'ambasciata russa a Washington: spunta un cartello toponomastico con la scritta "Zelensky way".

Dopo i soldati ucraini che hanno fatto sparire o hanno "capovolto" i cartelli stradali per disorientare e non dare riferimenti all'esercito russo, ecco, sempre in ambito toponomastico un'altra beffa per la Russia.

Intanto, il presidente americano Joe Biden ha anche annunciato un bando su "frutti di mare, vodka e diamanti" dalla Russia. E oltre al bando, gli Stati Uniti hanno deciso il divieto di esportazioni di beni di lusso verso Mosca e la Bielorussia.

Usa sbeffeggiata l'ambasciata russa a Washington: ecco Zelensky way

Un gesto beffardo, quasi un vero e proprio "schiaffo" all'ambasciata russa nella capitale americana, dove probabilmente nottetempo ignoti hanno installato un palo di ferro con un cartello verde che segnala "President Zelensky way".

Il cartello è stato incredibilmente posizionato proprio di fronte all'ingresso della sede diplomatica di Mosca, uno degli edifici più imponenti delle diplomazie straniere nella Capitale degli Stati Uniti.

Ma non solo. Come se non bastasse l'azione beffarda, il palo è decorato in giallo e blu, i colori nazionali della bandiera dell'Ucraina, e addirittura sono stati messi alcuni girasoli di carta, il fiore simbolo del Paese invaso ormai da più di due settimane dalla Russia.

Zelensky way e le altre proteste

Ma quello del beffardo cartello toponomastico non è l'unica forma di protesta che in questi giorni ha interessato l'area dell'ambasciata diplomatica russa negli Usa.

Alcuni giorni fa ha suonato da solo, in segno di protesta contro l'invasione russa nel Paese confinante, il famoso violoncellista americano di origini cinesi Yo-Yo Ma.

E anche una pensilina di una fermata dell'autobus è stata colorata di gialloblu, i colori appunto dell'Ucraina.

Beffa nella beffa: il cartello non si può spostare

Ma c'è di più, se davvero non bastasse. Il cartello stradale improvvisato in onore del presidente ucraino Zelensky è stato collocato lungo il marciapiede e, trattandosi di suolo americano, i russi non possono rimuoverlo.

Una beffa che ha riportato alla mente un altro episodio dove il corpo diplomatico russo nulla aveva potuto fare: nel 2018 infatti il Consiglio comunale proprio della capitale Washington aveva intitolato la piazzetta antistante l'ambasciata "Boris Nemtsov Plaza", in omaggio all'oppositore russo Boris Nemtsov, ucciso a colpi di pistola tre anni prima su un ponte vicino al Cremlino.

Insomma, dopo i cartelli capovolti in Ucraina un altro duro colpo a Mosca e al Cremlino.

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