No agli ultimatum di Putin

Ucraina, Zelensky: "Abbiamo una soluzione per la fine della guerra"

Il presidente ucraino non è disposto ad accettare le tre condizioni imposte di Mosca, ma apre a un dialogo con la Russia.

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Per la prima volta dal 24 febbraio 2022, primo giorno di invasione dell'Ucraina da parte della Russia, Volodymir Zelensky è tornato a parlare dal suo studio di presidente. Il primo rappresentante ucraino dichiara di avere una possibile soluzione per la fine della guerra, ma che quest'ultima non combacerebbe con l'accettazione degli ultimatum imposti da Putin.

"Quello che dovrebbe fare il presidente Putin è avviare un dialogo, invece di vivere in una bolla informativa senza ossigeno. E' lì che si trova. In questa bolla dove riceve informazioni e non si sa quanto queste informazioni siano realistiche".

Zelensky torna a parlare dal suo ufficio: "Resto a Kiev e non ho paura!"

Il presidente ucraino Volodymir Zelensky è apparso in un video all'interno del suo ufficio. E' la prima volta dal 24 febbraio 2022, il giorno dell'inizio dell'invasione russa.

"Resto a Kiev, nel mio ufficio. Non mi nascondo e non ho paura".

I video di Zelensky per sostenere la resistenza sono costanti da inizio conflitto. Questa è però la prima volta che il presidente ucraino parla dalla scrivania del suo studio. Zelensky ha detto che l'Ucraina ha "creato un incubo per la Russia sul campo". Ogni giorno di resistenza garantisce "una solida posizione" per il futuro. Il presidente ucraino ha inoltre promesso di ricostruire le città distrutte dalle bombe. "Non lasceremo tracce del nemico". Zelensky ha infine richiamato in patria i soldati nelle forze di peacekeeping.

"Abbiamo una soluzione possibile per la fine della guerra"

IL VIDEO:


Il presidente Zelensky, interpellato da Abc News, afferma di avere una soluzione per la fine del conflitto, ma che quest'ultima non combacerebbe con l'accettazione passiva degli ultimatum imposti da Putin:

"Quando il Cremlino afferma che ci sono tre condizioni per porre fine alla guerra - domanda il giornalista di Abc News -, vale a dire rinunciare all'entrata nella Nato, riconoscere la Crimea come parte della Russia e riconoscere l'indipendenza delle due repubbliche separatiste nell'Est a Vladimir Putin che riceverà questo messaggio da lei, lei risponde che sarebbe un fallimento in partenza? Non è disposto ad accettare queste tre condizioni?"

"La questione è più difficile del semplice riconoscimento - afferma Zelensky -  Questo rappresenta un altro ultimatum e non siamo preparati per gli ultimatum. Ma abbiamo una soluzione possibile, una risoluzione per queste tre questioni chiave. Quello che dovrebbe fare il presidente Putin è avviare un dialogo, invece di vivere in una bolla informativa senza ossigeno. E' lì che si trova. In questa bolla dove riceve informazioni e non si sa quanto queste informazioni siano realistiche".

Putin alle donne russe: "Comprendo il vostro dolore per i soldati"

Anche il presidente russo Vladimir Putin è apparso in un discorso pubblico alla nazione nel corso delle ultime ore. Il capo del governo russo si è espresso nei confronti delle donne russe, mostrando vicinanza nei loro confronti rispetto al dolore che stanno provando per i loro mariti, figli, fidanzati e fratelli in guerra sul fronte ucraino:

"Sottolineo che i soldati di leva non sono e non saranno coinvolti in operazioni di combattimento. Né ci sarà una mobilitazione supplementare di riserve. Gli obiettivi prefissati saranno raggiunti solo da soldati professionisti. Sono fiducioso che garantiranno in maniera affidabile la sicurezza e la pace per il popolo russo".

"Vorrei rivolgermi alle madri, mogli, sorelle, spose e fidanzate dei nostri soldati che sono in battaglia per difendere la Russia nell'ambito dell'operazione militare speciale. So quanto siete preoccupati per i vostri cari. Potete essere orgogliosi di loro, così come tutto il Paese è orgoglioso e soffre per loro".

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