Zelensky sente Meloni: "L'Europa deve partecipare ai negoziati"

Sulle trattative di pace Zelensky al momento non ci sta. L'ha già detto chiaramente.

Vuole che l'Ucraina venga coinvolta nei negoziati. Non vuole che quelli di Putin siano accordi bilaterali con Trump e gli Usa.

Vuole che l'Europa partecipi a queste trattative che dovranno portare alla fine del conflitto.

E' proprio questo è quanto ha ribadito durante una telefonata che ha fatto alla nostra premier Giorgia Meloni. 

Verso la fine del conflitto: il ruolo dell'Europa

Ecco perché nelle scorse ore il presidente dell'Ucraina ha ritenuto opportuno avere un confronto con il capo del nostro Governo. 

Lui ha reso noto lui stesso:

"Ho ringraziato l'Italia per il suo completo supporto all'Ucraina. L'ho informata dei miei recenti contatti con l'amministrazione statunitense".

Zelensky ha illustrato quelli che potranno essere i punti più importanti e/o critici se davvero si concretizzerà la fine del conflitto con la Russia:

"Senza l'adesione alla Nato, la vera garanzia di sicurezza per evitare il rischio di una nuova aggressione russa è rafforzare l'esercito ucraino, che dovrà raddoppiare le brigate e arrivare a contare "1,5 milioni di militari", con il contributo economico degli alleati".

La telefonata con Zelensky, la nota di Palazzo Chigi

Anche da Palazzo Chigi è stata commentata la telefonata con Zelensky. 

Al termine del colloquio è stata diramata una breve nota stampa:

"Il Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha avuto una conversazione telefonica con il Presidente dell’Ucraina, Volodymyr Zelensky. I due Leader hanno discusso degli ultimi sviluppi in corso per mettere fine al conflitto, con l’obiettivo di raggiungere una pace giusta e duratura. Il Presidente del Consiglio ha riaffermato il sostegno dell’Italia all’Ucraina e al popolo ucraino anche in vista dei futuri colloqui ed entrambi hanno concordato sull’importanza di mantenere uno stretto coordinamento con i partner europei e gli Stati Uniti".

Non solo Trump, ecco il piano di Zelensky

Non c'è solo il piano di Trump. Anche Zelensky è pronto a mettere sul tavolo alcune proposte.

Ad esempio, sul piatto dei colloqui con gli Usa, ci sono poi quelle terre rare di cui l'Ucraina è notoriamente ricca e che non è mistero che il numero uno della Casa Bianca voglia in cambio dei miliardi spesi per finanziare la guerra contro la Russia.

Secondo molti, Kiev avrebbe addirittura finalizzato una bozza di accordo per garantire agli Stati Uniti l'accesso alle riserve per un valore di 500 miliardi di dollari.

Ma Zelensky in realtà ha lasciato una porta aperta a tutti i Paesi che hanno sostenuto Kiev:

"I Paesi che ci sostengono avranno priorità sugli investimenti".