ORE CRUCIALI

Zelensky risponde a Putin: "Lo aspetto giovedì in Turchia, ma Russia accetti cessate il fuoco"

Ancora droni sulla capitale, ma Kiev pronta a negoziati diretti con Mosca. "Massima priorità" anche per Washington

Zelensky risponde a Putin: "Lo aspetto giovedì in Turchia, ma Russia accetti cessate il fuoco"
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Volodymyr Zelensky ha accettato la proposta lanciata a sorpresa da Vladimir Putin per un incontro diretto tra Mosca e Kiev."Aspetterò Putin in Turchia giovedì, personalmente", ha dichiarato il presidente ucraino in un messaggio su X. Ma la sua disponibilità è vincolata a una condizione precisa: un cessate il fuoco "completo, duraturo e affidabile" a partire da domani.

Ancora droni a Kiev: "Richieste di tregua ignorate"

La risposta di Zelensky arriva dopo che il presidente russo aveva annunciato, nella notte tra sabato e domenica, la volontà di riprendere i negoziati interrotti nel 2022, proponendo come sede Istanbul e come data il 15 maggio. “Senza precondizioni”, ha detto Putin, dichiarandosi disponibile a negoziati diretti per “eliminare le cause alla radice del conflitto” e aprire la strada a una “pace solida e di lungo termine”.

Ma Kiev insiste sulla necessità di una tregua formale, sostenuta anche da Francia, Germania, Regno Unito e Polonia, riuniti nei giorni scorsi in Ucraina come parte del gruppo dei Volenterosi. La richiesta comune è quella di un cessate il fuoco incondizionato di almeno 30 giorni per creare le basi di un processo diplomatico credibile.

Volodymyr Zelensky

La situazione sul campo, però, continua a essere incandescente. Nella notte tra l’11 e il 12 maggio, l’aeronautica ucraina ha riferito che la Russia ha lanciato 108 droni, di cui 55 sono stati abbattuti. Tra gli obiettivi colpiti, anche un treno merci nella regione di Donetsk: un macchinista civile è rimasto ferito. "Le proposte di tregua vengono ignorate", ha denunciato la compagnia ferroviaria ucraina Ukrzaliznytsia.

La Russia, dal canto suo, chiede che un eventuale cessate il fuoco venga accompagnato dalla sospensione delle forniture di armi occidentali a Kiev, per evitare – secondo Mosca – che l’Ucraina utilizzi la tregua per riorganizzarsi militarmente.

putin tregua pasqua
Vladimir Putin

"Kiev ha violato la moratoria di 30 giorni 130 volte e quasi 5.000 volte la tregua di Pasqua", ha accusato Putin, aggiungendo che "Mosca ha comunicato ai leader occidentali che potrebbe estendere il cessate il fuoco annunciato per le celebrazioni della Vittoria".

Trump: "Ucraina accetti l’incontro, vedremo le carte di Mosca"

A spingere verso il confronto è anche il presidente americano Donald Trump, che dopo la proposta russa ha parlato di "giornata potenzialmente grandiosa per Russia e Ucraina". Trump ha invitato Kiev ad accettare immediatamente l’incontro di Istanbul.

"Così si potrà vedere se un accordo è possibile. Se non lo è, almeno sarà chiaro per tutti, e potremo procedere”. L’ex presidente ha anche lanciato una frecciatina a Putin, sottolineando che la Seconda Guerra Mondiale “non sarebbe stata vinta senza gli Stati Uniti”.

Trump insiste: "La Groenlandia ci serve: ce la prenderemo"
Donald Trump

Tuttavia, le posizioni tra Washington e Kiev non sono completamente allineate. Mentre Zelensky chiede che la Russia accetti una tregua formale come precondizione per sedersi al tavolo, Trump si dice convinto che “Putin non voglia un cessate il fuoco, ma comunque l’Ucraina dovrebbe andare a vedere le carte”.

Anche il Segretario di Stato americano Marco Rubio, in una telefonata con il ministro degli Esteri britannico David Lammy, ha ribadito che "la massima priorità degli Stati Uniti è la fine dei combattimenti e un cessate il fuoco immediato". Gli sforzi diplomatici americani puntano dunque a favorire qualsiasi apertura negoziale, purché si creino le condizioni per una sospensione reale delle ostilità.

Europa compatta ma cauta: "Serve tregua vera"

Dall’Europa, il messaggio è di prudente ottimismo. Emmanuel Macron e Friedrich Merz hanno definito la proposta russa “un primo passo, ma non sufficiente”. Il presidente francese e il cancelliere tedesco chiedono che Mosca dimostri la sua buona fede accettando un cessate il fuoco preventivo.

Il vicepremier italiano Antonio Tajani, intervistato dal Corriere della Sera, ha ribadito: “Serve una tregua vera, non di tre giorni. Se confermato, questo è un primo passo nella direzione di un negoziato e di una pace giusta e duratura”.

Tajani ha anche ricordato che l’Italia ospiterà a Roma, il 10 e 11 luglio, la grande conferenza per la ricostruzione dell’Ucraina.

Erdogan mediatore, occhi puntati su Istanbul

Sarà il presidente turco Recep Tayyip Erdogan a ospitare l’incontro di giovedì 15 maggio a Istanbul, forte del ruolo di mediazione giocato sin dalle fasi iniziali del conflitto. Dopo un colloquio telefonico con Zelensky e uno con Putin, Erdogan ha definito il momento “uno storico punto di svolta” per porre fine alla guerra. Il Cremlino ha confermato che domani Putin discuterà in dettaglio l’iniziativa con Ankara.

Nel frattempo, domani si terrà a Londra una riunione ministeriale del formato Weimar+, con la partecipazione dei ministri degli Esteri di Francia, Germania, Italia, Polonia, Spagna, Regno Unito e dell’Ue. Sarà presente anche il capo della diplomazia ucraina, Andrii Sybiha. Tema centrale: fare il punto sugli sforzi per ottenere un cessate il fuoco e avviare un negoziato credibile.

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