Zelensky pronto a un accordo e la Cina potrebbe avere un ruolo (per via della sua influenza su Mosca)
Attacchi russi vicino Kiev hanno ucciso due persone e ferite 12 nell'incendio di un palazzo bombardato
Prove tecniche di pace. Nel conflitto tra Russia e Ucraina si prova a pensare davvero a una soluzione.
Da una parte il nuovo presidente americano Donald Trump che fin dalla campagna elettorale e dalle prime ore del suo insediamento non nasconde questo obiettivo (con la Cina che potrebbe avere un ruolo da co-protagonista), dall'altra il presidente dell'Ucraina Zelensky pronto a un accordo di fronte a un Paese ormai allo stremo e in alcune zone ormai completamente distrutte e da ricostruire.
Il conflitto in Ucraina, l'impegno di Trump
Il nuovo presidente degli Stati Uniti è stato perentorio. Anche troppo in alcune uscite. Come quando ha detto che la guerra in Ucraina "deve finire, con le buone o con le cattive".
Addirittura nelle scorse ore Trump ha affermato che Putin "non si sarebbe mai azzardato a invadere l'Ucraina se il presidente degli Usa fossi stato io".
Accordo o ecco cosa faranno gli Usa
Fatto sta che il numero uno Usa ha preso un impegno preciso per la conclusione della guerra:
"Se non ci sarà un accordo a breve non avrò altra scelta se non imporre nuove tasse, dazi e sanzioni su tutto quello venduto dalla Russia e vari altri Paesi partecipanti negli Stati Uniti".
E rivolgendosi a Putin ha aggiunto:
"Patteggia ora e metti fine a questa ridicola guerra. Lo possiamo fare in modo semplice o in modo difficile. È il momento di fare un accordo, non dovrebbero essere perse altre vite".
Per Zelensky il petrolio è la chiave per arrivare alla pace
Per il presidente dell'Ucraina Volodymyr Zelensky le risorse energetiche, e in particolare il petrolio, sono la chiave andare in pressing sulla Russia e intavolare accordi di pace.
Alle agenzie di stampa di Stato Zelensky ha spiegato:
“La pace attraverso la forza è possibile e ne siamo assolutamente fiduciosi. La chiave è mantenere lo slancio e fare pressione sulla Russia, l'unica che vuole questa guerra ed è colpevole di questa guerra. È la Russia che sta cercando di prolungare l'aggressione e l'occupazione”.
E ha aggiunto:
"Le risorse energetiche, e in particolare il petrolio, sono una delle chiavi più importanti per la pace, per la vera sicurezza. L'Europa deve collaborare di più in ambito energetico con gli Stati Uniti e altri partner globali".
Anche Trump con Zelensky: "Se prezzo petrolio cala, guerra finisce subito"
Anche Donald Trump la pensa così e rivolge la sua attenzione sul petrolio.
Ecco perché il nuovo inquilino della Casa Bianca chiederà all’Arabia Saudita e all’Opec di tagliare i prezzi del petrolio.
In questa richiesta Trump vede la fine della guerra come ha spiegato:
"Se il prezzo si abbassasse la guerra tra Russia e Ucraina finirebbe immediatamente. In questo momento il prezzo è alto a sufficienza perché la guerra possa continuare. Avrebbero dovuto farlo molto tempo fa. Sono realmente responsabili di quanto sta accadendo".
Le condizioni di Putin: le questioni Zelensky e Nato
A dir la verità, Putin (che sembra ben disposto ad avere in tempi brevi un incontro con Trump) per arrivare a un accordo di pace sembra già avere le idee chiare.
E quelle che sembra aver messo sul tavolo non sarebbero certo questioni di poco conto.
Tanto per intenderci il numero uno del Cremlino ha fatto riferimento a nuove elezioni in Ucraina, alla smilitarizzazione del Paese, all'ottenimento delle regioni occupate del Donbass e all'impegno formale che l'Ucraina non entrerà mai a far parte della Nato.
Ucraina pronta a un accordo, ma ci sono tanti nodi
Da più parti viene dato ormai come assodato che Kiev dovrà rassegnarsi a "perdere" circa 1/5 del suo attuale territorio nazionale.
E' l'unica condizione che Zelensky ha ormai quasi messo in preventivo.
Tutti gli altri nodi rimangono decisamente difficili da sciogliere e se messi davanti a Zelensky come un dato di fatto rischierebbero di renderlo protagonista di una sorta di resa quasi incondizionata che difficilmente verrebbe accettata dal Paese nonostante le tantissime morti, la precaria situazione economica e moltissimi edifici e strutture da ricostruire da zero.
Il ruolo della Cina, Pechino...in aiuto a Trump
Ecco allora che a sbrogliare la matassa potrebbe diventare importante se non fondamentale il ruolo della Cina.
Grazie alla sua influenza su Mosca, Pechino potrebbe andare in pressing per alleggerire il "carico" di condizioni che l'Ucraina dovrebbe accettare.
In ogni caso nelle scorse ore Xi Jinping ha osservato:
"La Cina è disponibile a collaborare con la Russia per continuare a guidare le relazioni bilaterali verso una prospettiva di lungo termine e per rispondere alle incertezze dell'ambiente esterno".