"Zelensky ha mostrato più coraggio e dignità di tutti i 'leader' europei che sono andati a fare il loro omaggio feudale a Trump"

Dalla parte di Zelensky. Forse oggi ancor più di prima.

Dopo la sfuriata di Trump (e del suo vice Vance) nello studio ovale che sta facendo il giro del mondo.

Tra chi non ha dubbi nel non abbandonare e lasciare solo il presidente dell'Ucraina c'è il leader di Azione Carlo Calenda che non le ha mandate a dire agli altri leader europei.

Zelensky, l'Europa e la reverenza a "The Donald"

Il commento del leader di Azione a quanto sta accadendo in queste ultime ore è stato decisamente tranchant:

"Zelensky ha mostrato più coraggio e dignità di tutti i “leader” europei che sono andati a fare il loro omaggio feudale a Trump. Zelensky si è trovato davanti a due bulli che lo hanno preso in giro perché era vestito in tuta mimetica. Eppure Zelensky ha trovato il coraggio di rispondere a una persona che non è mai stata in Ucraina e non sapeva neppure quando è iniziato il conflitto".

 

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Dalle parole... all'Azione, tutti in piazza per l'Ucraina

Ma non solo. Calenda ha rilanciato in queste ore l'idea di una grande manifestazione di piazza a sostegno dell'Ucraina. L'appuntamento è per domani, domenica 2 marzo 2025, promosso dal quotidiano Repubblica.

"Chiedo a tutti i leader delle forze che hanno sostenuto l’Ucraina di organizzare una manifestazione di solidarietà a #Zelensky e per un risveglio dell’Europa. Domenica, in tutte le città italiane Repubblica ha lanciato una manifestazione per l’Europa. Bene. Giusto. Ma ora l’Europa si difende in Ucraina. UNIAMO LE FORZE. Non possiamo rimanere in silenzio".

L'invito di Calenda è stato rivolto a Elly Schlein (Pd), Antonio Tajani (Forza Italia), Matteo Renzi (Italia Viva) e Riccardo Magi (Più Europa).

Le altre reazioni: Salvini e Meloni

Decisamente di altro tenore le reazioni ad esempio del leader della Lega Matteo Salvini che, ripubblicando il video dell'incontro tra Trump e Zelensky nello studio ovale, ha confermato la condivisione della posizione di Trump nel nome della pace:

"Obiettivo PACE, basta con questa guerra! Forza Trump".

La presidente del Consiglio Giorgia Meloni (vicinissima Trump) sebbene evidentemente con sfumature diverse rispetto a quelle di Calenda, ha lanciato anche lei un appello, rivendicando il ruolo ce potrebbe avere l'Italia:

"Ogni divisione dell’Occidente ci rende tutti più deboli e favorisce chi vorrebbe vedere il declino della nostra civiltà. Non del suo potere o della sua influenza, ma dei principi che l'hanno fondata, primo fra tutti la libertà. Una divisione non converrebbe a nessuno. È necessario un immediato vertice tra Stati Uniti, Stati europei e alleati per parlare in modo franco di come intendiamo affrontare le grandi sfide di oggi, a partire dall’Ucraina, che insieme abbiamo difeso in questi anni, e di quelle che saremo chiamati ad affrontare in futuro. È la proposta che l'Italia intende fare ai suoi partner nelle prossime ore".

Renzi, la sveglia a Meloni e all'Europa, la stroncatura di Schlein a Trump e al Governo

Dall'intervento di Meloni, polemico anche se propositivo anche il commento di Matteo Renzi di Italia Viva orientato a dare una scossa all'Unione Europea, anzi una vera e propria sveglia:

"Lo diciamo da mesi. Ma dopo quello che è successo questa sera alla Casa Bianca, è più urgente che mai la costruzione di una Unione Europea vera, seria, Politica. Senza Politica, con la p maiuscola, il mondo rischia l’impazzimento. Sveglia, Europa".

Durissimo anche il commento del segretario dem Elly Schlein:

"Trump ha scelto di stare con Putin, ha umiliato con violenza inaudita un popolo aggredito da un dittatore e l’ha fatto in un’imboscata che è puro bullismo istituzionale contro il Presidente Zelensky. Il Governo italiano esprima solidarietà e sostegno al popolo ucraino e al suo presidente. Giorgia Meloni non può più procrastinare la scelta: o con Trump, i suoi miliardi e i suoi interessi economici o con la democrazia e l’Europa".

Gli altri commenti, Tajani, Conte e Bonelli

Invita alla calma e alla prudenza il vicepremier, Ministro degli Esteri e segretario di Forza Italia Antonio Tajani:

"In questo momento di grande tensione, bisogna tenere i nervi saldi. Serve una pace giusta e non ci potrà essere trattativa senza Ucraina e senza Europa. L'Ue resti unita e continui a dialogare nell’interesse di tutti anche per garantire la nostra sicurezza".

Durissimo, riproponendo spunti che va ripetendo da settimane il leader del Movimento 5 Stelle Giuseppe Conte:

"Andava assolutamente evitato lo scontro che è avvenuto alla Casa Bianca a favore di telecamere: rischia di avvantaggiare Putin, nel complesso negoziato che è stato avviato. Questo negoziato deve essere affrontato e portato avanti tutelando duramente ed efficacemente le ragioni dell’Ucraina, che rimane il Paese aggredito. Anche per questo occorreva un'Europa forte e in prima linea per i negoziati di pace e non un'Europa subalterna a Washington, che ha inseguito in questi anni la folle strategia dell'escalation militare e delle armi a oltranza".

E ancora

"Una strategia fallimentare che ora condanna l'Europa e l'Italia a una totale irrilevanza davanti a questi sviluppi. Con un’aggravante per il nostro Paese: di Meloni si sono perse proprio le tracce".

Infine Angelo Bonelli di Avs: 

"Il futuro e’ in mano ad un uomo pericoloso che si chiama Trump che vuole dominare il mondo. L’Europa deve lavorare affinché la negoziazione per arrivare alla pace vada avanti. Quello che abbiamo visto oggi con Trump e’ delirante e fa il seguito al video vergogna su Gaza!".