UCRAINA

Zelensky avverte l’Europa: “La Russia prepara una grande guerra entro il 2030”

Il Cremlino: "L'Ucraina dovrà negoziare, ma ogni giorno è più debole". E si riaprono le porte per il vertice Putin-Trump

Zelensky avverte l’Europa: “La Russia prepara una grande guerra entro il 2030”

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky lancia un nuovo allarme all’Europa: secondo Kiev infatti, la Russia si starebbe preparando a scatenare una guerra di grandi dimensioni sul continente europeo entro il 2029 o il 2030.

Zelensky: “Niente soldi e armi alla Russia”

“Dobbiamo riconoscere che vogliono una grande guerra – ha dichiarato Zelensky in un’intervista a Bloomberg TV e in un messaggio su Telegram – si stanno preparando per essere in grado, nel 2029 o nel 2030, di iniziare un conflitto così grande in Europa. È una vera e propria sfida per tutto il continente”.

Il leader ucraino ha invitato l’Occidente a fermare Mosca ora e a tagliare ogni fonte di sostegno economico e militare al Cremlino:

Dobbiamo fare tutto il possibile per ridurre le loro capacità. Non dare loro i soldi che possono ancora ottenere dalle risorse energetiche e non fornire loro armi”.

Zelensky avverte l'Europa: "La Russia prepara una grande guerra entro il 2030"
Volodymyr Zelensky

Zelensky ha descritto una situazione “molto difficile” sul fronte orientale, in particolare nella zona di Pokrovsk, dove l’avanzata russa continua.

“Nessuno costringe i nostri soldati a morire per il bene delle rovine – ha affermato – la cosa più importante per noi sono i nostri uomini. Sosterrò i comandanti nelle loro decisioni sul campo”.

Secondo il presidente ucraino, Mosca punta a una vittoria simbolica a Pokrovsk “per convincere Donald Trump che l’Ucraina deve ritirarsi dall’intero Donbass orientale”. Ma, ha ribadito, “non possiamo abbandonare l’Ucraina orientale. Nessuno lo capirebbe, e soprattutto non c’è alcuna garanzia che, se conquistano una città, non avanzeranno ulteriormente”.

Nel frattempo, la guerra continua a mietere vittime civili: tre persone sono morte e una è rimasta ferita in un attacco con droni russi contro un convoglio di automobili nella regione di Kharkiv, secondo quanto riferito dalle autorità locali.

Mosca: “Kiev dovrà negoziare da una posizione peggiore”

Dal Cremlino arriva una risposta netta alle dichiarazioni di Kiev. Il portavoce Dmitry Peskov ha affermato che prima o poi l’Ucraina dovrà negoziare, ma da una posizione molto peggiore.

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Dmitry Peskov

La posizione del regime di Kiev si sta deteriorando di giorno in giorno – ha detto Peskov – La Russia continuerà l’operazione militare speciale fino al raggiungimento degli obiettivi prefissati dal presidente Putin, vista l’impossibilità di proseguire il dialogo con Kiev”.

Peskov ha aggiunto che Mosca “è aperta a una soluzione politica e diplomatica”, ma ha accusato Kiev di “aver chiuso le porte al dialogo” dopo la sospensione dei colloqui diretti. I negoziati tra Russia e Ucraina si erano infatti tenuti a Istanbul tra maggio e luglio, con risultati limitati sul piano umanitario e nessun progresso concreto verso la pace.

Verso un nuovo vertice Putin-Trump a Budapest

Sul fronte diplomatico internazionale, si riaprono le porte per un incontro tra Vladimir Putin e Donald Trump a Budapest.

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Donald Trump e Vladimir Putin

Secondo Yuri Ushakov, consigliere del presidente russo per la politica estera, “un vertice tra Putin e Trump è ancora possibile”. Una posizione confermata anche dal ministro degli Esteri Sergei Lavrov, che ha sottolineato come Mosca “resti pronta a tenere un secondo vertice russo-americano a Budapest, basato sui risultati consolidati dell’Alaska”, pur precisando che “non è stata fissata alcuna data”.

Lavrov ha inoltre respinto le ricostruzioni del Financial Times sull’annullamento del vertice, definendole “una falsa narrazione” e negando qualsiasi collegamento con presunti memorandum russi sull’Ucraina.