"UNIONE EUROPEA DI DIFESA"

Von der Leyen: "Putin vicino ostile. Sicurezza Europa in crisi". Protesta del M5S con striscioni e cartelli in aula

La presidente della Commissione europea è intervenuta in plenaria a Strasburgo. Il Pd propone emendamenti per trattare, Conte e il M5s alzano la voce

Von der Leyen: "Putin vicino ostile. Sicurezza Europa in crisi". Protesta del M5S con striscioni e cartelli in aula
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Ursula von der Leyen, presidente della Commissione europea, è intervenuta in plenaria al Parlamento europeo a Strasburgo sul RearmEu, sottolineando come la pace "non possa esser data per scontata" e di come "siamo di fronte ad una crisi della sicurezza europea". La "difesa comune" su cui insiste Von der Leyen non è però ben accetta da tutti, con il Movimento 5 Stelle in particolare ad alzare la voce.

Von der Leyen: "È tempo di costruire un'Unione Europea di Difesa"

"La pace nella nostra Unione non può più essere data per scontata - ha affermato Von der Leyen -. Siamo di fronte ad una crisi della sicurezza europea. Ma sappiamo che è nelle crisi che l'Europa è sempre stata costruita. Quindi, questo è il momento della pace attraverso la forza. È il momento di una difesa comune. Nelle prossime settimane e nei prossimi mesi sarà necessario più coraggio. E altre scelte difficili ci attendono. Il tempo delle illusioni è finito".

"Al Consiglio europeo ho visto un livello di consenso sulla difesa europea che non solo non ha precedenti, era del tutto impensabile solo poche settimane fa. C'è una nuova consapevolezza che dobbiamo pensare in modo diverso e agire di conseguenza", ha osservato von der Leyen.

"L'ordine di sicurezza europeo è stato scosso e molte delle nostre illusioni vanno in frantumi - ha aggiunto -. Dopo la fine della Guerra Fredda, alcuni credevano che la Russia potesse essere integrata nell'architettura economica e di sicurezza dell'Europa. Altri speravano di poter contare a tempo indeterminato sulla piena protezione dell'America. E così, abbiamo abbassato la guardia. Abbiamo ridotto la spesa per la difesa da una media di oltre il 3% a meno della metà. Putin ha dimostrato di essere un vicino ostile, non ci si può fidare di lui, si può solo dissuaderlo. Sappiamo che il complesso militare russo sta superando il nostro. La produzione Europa è ancora su un ordine di grandezza inferiore. E al di là delle capacità tradizionali, la gamma di minacce che dobbiamo affrontare si allarga di giorno in giorno", ha detto von der Leyen in un passaggio del suo intervento alla Plenaria.

Von der Leyen ha poi citato Alcide de Gasperi sottolineando la necessità di una difesa comune "come deterrente" per chi minaccia l'Europa unita, confermato il piano Rearm Europe per mobilitare fino a 800 miliardi di euro. Tra i punti del progetto vi è la salvaguardia nazionale, un nuovo strumento finanziario e l'utilizzo dei fondi di coesione per il RearmEu.

"È una possibilità che stiamo offrendo agli Stati membri, i quali avranno la possibilità di reindirizzare alcuni dei loro fondi non impegnati verso progetti legati alla difesa. Si tratta di una scelta volontaria. Spetterà al Parlamento e al Consiglio decidere su questa opzione aggiuntiva. Per lo stesso motivo, Rearm Europe prevede anche misure per mobilitare gli investimenti privati.Permettetemi di aggiungere che he tutto ciò avrà ricadute positive anche per la nostra economia e la nostra competitività", ha sottolineato von der Leyen.

"Tutti vorremmo vivere in tempi più tranquilli. Ma sono fiduciosa che, se liberiamo la nostra potenza industriale, possiamo ripristinare la deterrenza contro coloro che cercano di danneggiarci. È tempo di costruire un'Unione Europea di Difesa che garantisca la pace nel nostro continente attraverso l'unità e la forza", ha concluso.

Il Pd tratta, protesta del M5S

"Il rafforzamento della sicurezza e della difesa dell'Europa deve richiedere non solo un semplice aumento di ambizione e azione" ma investire "in modo coordinato e integrato, sfruttando appieno le competenze complementari di tutti gli attori in Europa, inclusa la Nato, realizzando una difesa europea comune".

Elly Schlein

Questo quanto recita uno degli emendamenti proposti dal Partito democratico per modificare il testo sulla difesa Ue al voto a Strasburgo di mercoledì 12 marzo 2025. A riportarlo è l'Ansa, che lo apprende da fonti parlamentari. I negoziatori del hanno inserito anche un emendamento in cui si chiede di togliere dal testo la richiesta "agli Stati membri di aumentare almeno al 3% del Pil la spesa per la difesa", in favore di "dare la priorità alle iniziative comuni europee".

Con un ultimo emendamento al testo comune infine, già negoziato dalla maggioranza Ue che comprende anche il gruppo socialisti di cui fa parte il Pd, chiede di aggiungere che gli investimenti crescenti nella sicurezza e difesa si aggiungano agli importanti investimenti nella coesione sociale e nel benessere, e non li sostituiscano".

Una foto della delegazione del Movimento 5 Stelle in protesta

A protestare con il riarmo dell'Unione Europea voluto dalla presidente della commissione Ursula von der Leyen è invece il Movimento 5 Stelle. Alcuni rappresentanti si sono riuniti di fronte alla sede del Parlamento europeo di Strasburgo srotolando uno striscione con su scritto “Basta soldi per le armi”. Poi la delegazione del M5S al Parlamento Europeo ha contestato il Rearm UE dagli spalti in cui vi era anche il leader Giuseppe Conte.

"Da Meloni l'ennesima presa in giro. Le basta cambiare nome al piano del riarmo. Almeno Ursula von der Leyen ci mette la faccia e parla chiaramente di riarmo", ha detto il presidente del M5s, Giuseppe Conte a Strasburgo. "Oggi abbiamo ribadito che non vogliamo l'Europa delle armi, ma della pace: non possiamo permetterci un'economia di guerra. L'Architettura della sicurezza si costruisce attraverso negoziati di pace. Oggi l'Europa continua a perseverare nella sua strategia fallimentare. Mi chiedo come mai oggi non c'è l'Ue a Ryad".

"Non è vero che l'Europa investe meno della Russia, è vero che investiamo peggio - ha spiegato il presidente del M5s -. Se ci fossero governanti seri dovrebbero ritrovarsi per settimane e mesi e tirar fuori un serio progetto di difesa comune, con un'unità di comando che non vorranno raggiungere. Stiamo andando verso un'escalation militare - ha aggiunto - oggi Ursula Von der Leyen ci sta portando verso una economia di guerra. Non votiamo la proposta di Ursula Von der Leyen. Ha recuperato la sua dimensione passata, quella bellica".

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