Si è conclusa a Parigi la riunione della Coalizione dei Volonterosi per l’Ucraina, convocata dal presidente francese Emmanuel Macron e co-presieduta dal premier britannico Keir Starmer in collegamento video. All’incontro hanno preso parte 35 leader, alcuni presenti fisicamente all’Eliseo, altri collegati da remoto. Al centro del vertice, la definizione di garanzie di sicurezza a lungo termine per Kiev.
The Coalition of the Willing. Meeting is now underway.
We are giving real substance to long-term security guarantees for Ukraine and ensuring support for our Ukrainian Defense Forces already now.
I thank everyone for their engagement and support. pic.twitter.com/nVv5QMdCkT
— Volodymyr Zelenskyy / Володимир Зеленський (@ZelenskyyUa) September 4, 2025
“Stiamo dando concretezza alle garanzie di sicurezza e già ora al supporto delle nostre Forze di Difesa ucraine”, ha dichiarato il presidente ucraino Volodymyr Zelensky in un messaggio diffuso al termine dei lavori.
Macron: “Garanzie robuste per Kiev”
Aprendo i lavori, Macron ha ribadito che l’obiettivo è quello di “finalizzare delle garanzie di sicurezza robuste per l’Ucraina“, pronte ad essere attivate anche in caso di tregua. Sulla stessa linea la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, che sui social ha scritto:
З Президентом @ZelenskyyUa у Парижі, напередодні зустрічі Коаліції волі.
Безпека українців — це й наша безпека.
Європа готова надати надійні гарантії безпеки. Ми готові до міцного й тривалого миру в Україні. pic.twitter.com/n1mz9vx6lJ
— Emmanuel Macron (@EmmanuelMacron) September 3, 2025
“Abbiamo lavorato per trasformare l’Ucraina in un porcospino d’acciaio, costruire una forza multinazionale sostenuta dagli Stati Uniti e rafforzare la difesa europea”.
Il premier britannico Starmer ha sottolineato che “Putin non può essere considerato affidabile“, ricordando i recenti attacchi indiscriminati a Kiev, e ha esortato la coalizione a fare “ancora di più” per esercitare pressione su Mosca.

Il vicepremier e ministro degli Esteri italiano Antonio Tajani ha commentato l’ipotesi di un bilaterale tra Putin e Zelensky:
“Non credo che Zelensky debba andare in ginocchio da Putin. È giusto che ci si incontri in una città neutrale, come Ginevra o in Turchia“.
La reazione di Mosca
Immediata la replica del Cremlino. La portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova, ha definito le proposte europee “inaccettabili” e una minaccia per la sicurezza del continente, respingendo qualsiasi ipotesi di intervento militare straniero in Ucraina. Anche il vice ministro Mikhail Galuzin ha accusato Kiev e gli alleati di “non avere la volontà di cercare soluzioni pacifiche“.
Alle 14 telefonata con Trump
La riunione ha visto anche la partecipazione dell’inviato speciale del presidente americano, Steve Witkoff. Alle 14 è stato previsto un collegamento telefonico con Donald Trump, che nei giorni scorsi aveva dichiarato in un’intervista:

“Ho parlato con Putin e Zelensky. Qualcosa accadrà, ma non sono ancora pronti. Ma ce la faremo“.
Dallo Studio Ovale, Trump ha aggiunto di essere pronto a un nuovo confronto diretto con Vladimir Putin:
“Lui sa bene qual è la mia posizione. Qualunque sia la sua scelta, se saremo infelici, vedrete succedere delle cose”.