Volare per il mondo tutta la vita con un biglietto illimitato, voi lo fareste? L'incredibile storia di Tom Stuker
Un 69enne del New Jersey ha acquistato nel 1990 un pass che gli permette di viaggiare su qualsiasi aereo. Nel 2019 ha fatto il record di 373 decolli in 365 giorni
Provate a immaginare la scena: una compagnia aerea mette a disposizione un biglietto illimitato per viaggiare in giro per il mondo tutta la vita. Di fronte a questo scenario, voi che cosa fareste? Se nel caso vi venisse qualche esitazione, vi raccontiamo qui di seguito l'incredibile storia di Tom Stuker, 69enne del New Jersey che nel 1990 ha acquistato un lifetime pass grazie al quale può viaggiare su aerei diretti in qualsiasi destinazione del mondo. Nel 2019 ha realizzato un record: volare per 373 volte in soli 365 giorni.
L'incredibile storia di Tom Stuker e del biglietto aereo a vita
Sembra la trama del film "Tra le nuvole" di George Clooney e invece è tutto vero. La storia di Tom Stuker, 69 anni e originario del New Jersey (Stati Uniti), è qualcosa di veramente unico in tutto il mondo. Ma prima di spiegare la singolarità della sua vicenda occorre tornare indietro nel tempo al 1990.
Tom Stuker, all'epoca 36enne, decide di lanciarsi in un investimento piuttosto curioso, ma al tempo stesso anche altamente rischioso: il cittadino del New Jersey, infatti, compra dalla compagnia aerea United Airlines un lifetime pass alla cifra di 290mila dollari. Una somma da capogiro che però gli consente di avere in mano un biglietto aereo a vita valido per qualsiasi volo.
L'acquisto fatto da Tom Stuker, tuttavia, rappresenta un investimento piuttosto rischioso dato che a quell'epoca diverse compagnie aeree statunitensi, tra cui la United Airlines, stavano vivendo un periodo di crisi finanziaria. Per questo motivo avevano deciso di mettere in vendita quei costosissimi lifetime pass, al fine di ottenere quanta più liquidità possibile. Per la fortuna di Tom Stuker, l'aviolinea americana non è fallita e il cittadino del New Jersey ha potuto cominciare la sua avventura senza fine in giro per il mondo.
"E' stato il miglior investimento della vita" ha dichiarato.
L'uomo che ha percorso più chilometri al mondo
Dal 1990 a oggi, quindi, Tom Stuker, sempre seduto al posto 1B in Prima Classe o in Business, è diventato l'uomo ad aver percorso più chilometri al mondo per un totale 37,02 milioni di km, quasi cento volte la distanza tra la Terra e la Luna, visitando oltre 100 Paesi.
Nel 2019, inoltre, ha stabilito un altro record ossia quello di volare in media più di una volta al giorno, chiudendo l’ultimo anno prima della pandemia con 373 decolli in 365 giorni. Prima dello scoppio della pandemia volava in media tra i 200 e i 250 giorni all’anno, poi ha dovuto rallentare date le varie restrizioni agli spostamenti.
La spesa iniziale di 290mila dollari, in tutti questi 33 anni, è stata ampiamente ammortizzata. In più, considerando l'alta frequenza di voli presi nel tempo, ha accumulato tutta una serie di punti che gli hanno fatto ottenere diversi benefici, anche al di fuori del trasporto aereo. Per esempio: accede agli hotel più lussuosi, può andare in crociera (gratis ovviamente). Una volta, racconta, ha ottenuto così tanti buoni regalo — compresi i 50 mila dollari dal supermercato Walmart — da aiutare il fratello a rinnovare la casa.
Beffata anche la compagnia aerea
Come raccontato dal Corriere della Sera, sul caso di Tom Stuker, è emerso anche un dettaglio piuttosto curioso. Ogni volta che Stuker vola, infatti, causa una perdita di "diverse migliaia di dollari" alla compagnia United Airlines perché il posto che occupa — a costo zero per lui — è un mancato ricavo per l’azienda dal momento che non può venderlo agli altri.
Ciò però accade anche per tutti gli altri clienti che hanno acquistato un lifetime pass: nel tempo gli uffici legali di United hanno iniziato a cercare di riprendersi quei biglietti a vita riconoscendo al cliente una somma. Diversi hanno accettato, altri nel frattempo sono deceduti, ma Stuker è rimasto fermo: ha sempre respinto qualsiasi offerta e, anzi, ha pure minacciato di portare in tribunale la compagnia.
La United Airlines, quindi, non potendosi più liberare del cliente, United ha iniziato a coinvolgerlo in diverse iniziative: gli chiede un parere sui nuovi menù di bordo e lo utilizza anche come "volto" della compagnia per promuovere alcune attività.
Alessandro Balconi