Vance: "Russia e Ucraina dovranno cedere parte dei territori. Senza accordo ci ritireremo"

Anche il vicepresidente degli Stati Uniti, J.D. Vance, durante una visita ufficiale in India, si inserisce nel lavoro diplomatico a stelle e strisce nella guerra tra Russia e Ucraina.

"Credo sia arrivato il momento di compiere uno degli ultimi passi: fermare le uccisioni e congelare i confini territoriali a uno stato simile a quello attuale”, ha dichiarato. Secondo Vance, ciò comporterebbe inevitabilmente che entrambe le parti — Russia e Ucraina — rinuncino al controllo di alcune aree attualmente occupate.

Il messaggio di Washington è chiaro, e suona come un ultimatum: se non si troverà un’intesa in tempi brevi, gli Stati Uniti sono pronti a ritirarsi dal processo di mediazione. Le affermazioni del vicepresidente si inseriscono in un contesto di negoziati delicati e di crescente pressione diplomatica per porre fine al conflitto.

Vance: "Russia e Ucraina dovranno cedere parte dei territori"

Secondo quanto riportato da Axios, l’amministrazione statunitense ha presentato a Kiev, la scorsa settimana a Parigi, una proposta concreta: una bozza di accordo, definita come “l’offerta finale del presidente Trump”. Il documento prevede il riconoscimento ufficiale della Crimea come parte della Russia, e un riconoscimento de facto — ma non giuridico — del controllo russo sulle zone occupate a partire dall’invasione del 2022. La proposta include anche una clausola secondo cui l’Ucraina dovrebbe rinunciare a ogni tentativo di adesione alla NATO, pur restando libera di unirsi all’Unione Europea.

Bruxelles ribadisce: "La Crimea è Ucraina"

La risposta dell’Europa non si è fatta attendere.

“La nostra posizione è chiara: la Crimea è Ucraina”, ha affermato Guillaume Mercier, portavoce della Commissione Europea. L’UE continua a sostenere la sovranità, l’indipendenza e l’integrità territoriale dell’Ucraina, e non sembra disposta ad accettare modifiche unilaterali dei confini imposti dalla forza.

Londra, summit ridimensionato

Nel frattempo, a Londra, un atteso vertice internazionale tra ministri degli Esteri per discutere una possibile tregua è stato rinviato. Secondo fonti britanniche, un incontro a livello tecnico si è comunque tenuto, ma l’assenza di consenso su punti chiave ha impedito il proseguimento dei lavori ad alto livello. Kiev avrebbe infatti rifiutato di prendere in considerazione qualsiasi riconoscimento dell’annessione della Crimea da parte della Russia, come riferito dai media ucraini.

Il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, ha confermato l’assenza di progressi, attribuendo le difficoltà a una serie di “notizie false” diffuse dai media. Ha però aggiunto che il presidente Putin resta aperto a ulteriori contatti “nell’interesse di una soluzione” e che i canali di comunicazione con gli Stati Uniti rimangono attivi, mentre sono interrotti quelli con l’Europa e con Kiev.

Zelensky: "Fermare le uccisioni è la priorità"

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, ha ribadito la disponibilità dell’Ucraina a valutare ogni formato di trattativa che possa portare a un cessate il fuoco.

“Il primo obiettivo è fermare le uccisioni”, ha scritto, sottolineando la volontà di estendere lo “stato di silenzio” ottenuto durante la tregua pasquale per almeno 30 giorni. Zelensky ha inoltre espresso la disponibilità dell’Ucraina a un cessate il fuoco immediato nelle aree civili, un'iniziativa già proposta in passato.

Gli Usa: “Non garantiamo il supporto se Kiev cerca la Nato”

Un altro aspetto rilevante del piano statunitense riguarda l’adesione alla NATO. Secondo fonti diplomatiche riportate dai media internazionali, Washington ha chiarito che l'Ucraina non dovrebbe cercare di entrare nell'Alleanza Atlantica. Al contrario, viene lasciata la porta aperta all'integrazione nell'Unione Europea, mentre il supporto militare americano non è più garantito se Kiev dovesse insistere sulla via atlantica.

Il segretario di Stato USA, Marco Rubio, ha annunciato l’intenzione di riprogrammare la sua visita nel Regno Unito nei prossimi mesi, dopo la cancellazione della sua partecipazione al vertice di Londra. “Il nostro team è pronto a continuare discussioni tecniche costruttive con le controparti ucraine e britanniche”, ha affermato in un post su X.