DIPLOMAZIA

Vance: "Europa assuma maggiore responsabilità per sicurezza Ucraina". Mosca: "Inutile discuterne senza di noi"

Ieri altro vertice in videcollegamento fra i capi di stato maggiore membri dell'alleanza

Vance: "Europa assuma maggiore responsabilità per sicurezza Ucraina". Mosca: "Inutile discuterne senza di noi"
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"L’Europa dovrà assumersi la parte principale delle garanzie di sicurezza per l’Ucraina". Parola del vicepresidente americano J.D. Vance, che in un’intervista a Fox News ha parlato senza mezzi termini dei prossimi passi nei negoziati per la Guerra in Ucraina:

“È il loro continente, è la loro sicurezza, e il presidente è stato molto chiaro. Gli europei dovranno assumersi maggiori responsabilità”.

Gli Stati Uniti, ha aggiunto, si limiteranno ad aiutare “solo se necessario per fermare la guerra”, mentre Washington intende mantenere un ruolo di supporto e di mediazione.

Nuovo vertice Nato

Le dichiarazioni arrivano mentre procede lo sprint per arrivare in tempi brevi — tra 7 e 10 giorni — a una prima bozza delle garanzie di sicurezza da offrire a Kiev.

Ieri i capi di Stato maggiore della Nato si sono riuniti in videoconferenza per ricevere un aggiornamento dal nuovo Comandante supremo in Europa, il generale Alexus Grynkewich. Un incontro dal quale è emerso il pieno sostegno al processo avviato dalla Coalizione dei Volenterosi guidata da Francia e Regno Unito, ora affiancate dagli Stati Uniti.

Lavrov: "Una strada verso il nulla"

Ma Mosca non resta a guardare. Il ministro degli Esteri Sergej Lavrov ha bollato come “una strada verso il nulla” l’ipotesi di discutere di garanzie senza la Russia al tavolo:

Lavrov: "Completato lo scambio di prigionieri, invieremo nostre condizioni per la pace in Ucraina"
Sergej Lavrov

Non possiamo accettare che ora si proponga di risolvere le questioni di sicurezza collettiva senza di noi. Non funzionerà”.

Parole che si aggiungono al fuoco di sbarramento lanciato anche da Dmitry Medvedev, vicepresidente del Consiglio di sicurezza russo, che ha escluso categoricamente la presenza di truppe Nato in Ucraina come forze di pace. “Non lo accetteremo”, ha avvertito, liquidando come “un’idea folle” la proposta di alcuni Paesi europei.

I punti dell'intesa e il ruolo di USA e Europa

Vance ha inoltre precisato che gli Stati Uniti hanno appena ricevuto i dettagli delle posizioni negoziali di Russia e Ucraina e che il lavoro di analisi è in corso. L’essenza del confronto resta quella di sempre: Kiev vuole garanzie che la Russia non tornerà a invaderla e la certezza della propria integrità territoriale; Mosca rivendica territori che occupa già in parte.

Non ci impegneremo finché non capiremo cosa serve davvero per fermare la guerra”, ha avvertito il vicepresidente.

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Volodymyr Zelensky e Vladimir Putin

Sul tavolo resta l’idea di fissare i punti principali dell’intesa — dalle garanzie di sicurezza alle questioni territoriali — già prima del possibile vertice tra Vladimir Putin e Volodymyr Zelensky. Ma la complessità resta alta: qualsiasi dislocamento di forze o mezzi in Ucraina dovrà essere coordinato con la Nato per non intaccare i piani difensivi dell’Alleanza, e alcuni Paesi europei temono di non avere risorse sufficienti per reggere l’impegno.

In parallelo, prende forma la proposta italiana di un meccanismo europeo che ricalchi l’articolo 5 della Nato, senza boots on the ground ma con l’obiettivo di fornire a Kiev una protezione multilaterale contro future aggressioni. Un’idea che incontra il gelo del Cremlino, ma che a Bruxelles viene vista come uno strumento utile ad aumentare la pressione su Putin e spingerlo a negoziare.