Tregua sempre più a rischio

Usa: “Imminente attacco di Hamas contro i civili a Gaza”. Il valico di Rafah resta chiuso

Washington: "Un attacco pianificato contro i civili palestinesi costituirebbe una grave violazione dell’intesa in corso"

Usa: “Imminente attacco di Hamas contro i civili a Gaza”. Il valico di Rafah resta chiuso

La tensione nella Striscia di Gaza resta altissima. L’esercito israeliano ha confermato di aver identificato i resti di un altro ostaggio, mentre Hamas ha consegnato alla Croce Rossa le bare di due persone che il gruppo palestinese sostiene fossero prigionieri israeliani. Nel frattempo, dagli Stati Uniti arriva un allarme su una possibile imminente violazione del cessate il fuoco da parte di Hamas.

Washington avverte di un possibile attacco contro i civili a Gaza

Secondo quanto riferito dal Dipartimento di Stato americano, gli Stati Uniti hanno informato i Paesi garanti dell’accordo di pace a Gaza circa “una imminente violazione del cessate il fuoco da parte di Hamas contro la popolazione civile”.

Il comunicato sottolinea che “un attacco pianificato contro i civili palestinesi costituirebbe una grave violazione dell’intesa in corso, mettendo a rischio i significativi progressi raggiunti grazie alla mediazione internazionale”.

La nota aggiunge che, qualora Hamas dovesse procedere con l’attacco, “verranno adottate misure per proteggere la popolazione di Gaza e preservare l’integrità del cessate il fuoco”.

Netanyahu: “La guerra finirà solo con il disarmo di Hamas”

Nel corso di un’intervista trasmessa su Channel 14, il premier israeliano Benjamin Netanyahu ha intanto ribadito che la guerra contro Hamas terminerà soltanto dopo la completa attuazione della seconda fase dell’accordo di cessate il fuoco.

“La seconda fase include anche il disarmo di Hamas, o più precisamente la smilitarizzazione della Striscia di Gaza e la confisca delle armi del gruppo”, ha dichiarato Netanyahu, precisando che il ritorno alla stabilità nella regione dipende dal pieno rispetto di questi obiettivi.

Restituiti a Israele i corpi di due ostaggi

Secondo quanto riportato dall’emittente israeliana Channel 12, Hamas ha consegnato alla Croce Rossa Internazionale due bare contenenti i corpi di quelli che il gruppo afferma essere ostaggi israeliani. Le salme sono state poi restituite all’esercito israeliano, che ha disposto il trasferimento all’Istituto di medicina legale Abu Kabir di Tel Aviv per il processo di identificazione.

Il nodo del valico di Rafah e i ritardi nei recuperi

La tensione resta altissima soprattutto per quanto concerne la chiusura del valico di Rafah, al confine tra Egitto e Gaza.

Hamas denuncia come sia una delle principali cause dei ritardi nel recupero e nella consegna dei corpi.

“La chiusura continua blocca l’ingresso delle attrezzature specializzate necessarie per la ricerca dei dispersi sotto le macerie e impedisce l’arrivo delle squadre di medicina legale”, ha dichiarato il gruppo in una nota.

Dal canto suo, l’ufficio del primo ministro israeliano ha confermato che il valico resterà chiuso fino a nuovo avviso, spiegando che la riapertura sarà valutata “in base al comportamento di Hamas nel rispetto del quadro concordato e nel ritorno degli ostaggi deceduti”.

Una tregua sempre più fragile

Gli ultimi sviluppi mettono ulteriormente sotto pressione l’accordo di cessate il fuoco, già compromesso da scambi di accuse e mancate intese operative. Mentre proseguono le trattative per la seconda fase dell’accordo, la comunità internazionale — con Stati Uniti, Egitto e Qatar in prima linea — continua a lavorare per mantenere viva la tregua e favorire la liberazione degli ostaggi ancora in mano ad Hamas.