Usa, i dem contro i tagli alla sanità che lasciano 12 milioni di americani senza assicurazione sanitaria
Trump esulta: "È una delle leggi più grandi della storia". Ma i democratici insorgono: "Attacco alla qualità della vita degli americani"

È stata approvata alla vigilia del Giorno dell’Indipendenza e per Donald Trump rappresenta il coronamento di una visione economica e politica a lungo inseguita. Lo One, Big, Beautiful Bill – la legge di bilancio decennale promossa dalla Casa Bianca repubblicana – è passato alla Camera con 218 voti favorevoli e 214 contrari, nonostante le forti tensioni interne e la maratona ostruzionistica dei democratici. Ma se il presidente festeggia, i democratici lanciano l’allarme: almeno 12 milioni di cittadini americani potrebbero perdere la copertura sanitaria nei prossimi anni.
Le riforme previste dal documento
Il provvedimento – oltre 900 pagine fitte di riforme – ha un impatto senza precedenti. Da un lato, rilancia in modo permanente gli sgravi fiscali del 2017, beneficiando in modo particolare le fasce di reddito più alte. Dall’altro, colpisce duramente il sistema di welfare, soprattutto i programmi Medicaid e CHIP destinati ai cittadini a basso reddito e alle famiglie con bambini. Si parla di tagli per oltre 1.000 miliardi di dollari entro il 2034 e della possibile esclusione dai benefici di circa 12-17 milioni di persone, secondo diverse stime.

Tra le misure più controverse, l’introduzione dell’obbligo per i beneficiari di Medicaid di certificare almeno 80 ore mensili di lavoro, formazione o volontariato. Un requisito che, secondo il Center for American Progress, penalizzerà in particolare “coloro che cercano lavoro, non hanno un mezzo di trasporto affidabile o vivono in aree rurali prive di opportunità”.
Tra quelle maggiormente rivendicate con orgoglio anche l’aumento della spesa militare, il maxi-finanziamento all’ICE per la sicurezza dei confini e una massiccia campagna di deportazioni. In totale, il pacchetto vale oltre 4.500 miliardi di dollari in sgravi fiscali, ma accrescerà il debito federale di circa 3.400 miliardi in dieci anni.
I tagli di Trump al Medicaid: cosa sono e cosa significano
Scendendo nel particolare, tra le misure più osteggiate dai democratici vi sono i pesanti tagli al Medicaid, il programma di assistenza sanitaria pubblica che garantisce cure mediche a chi non può permettersi un’assicurazione privata. È una misura che potrebbe avere conseguenze drammatiche per milioni di persone in difficoltà.
Il nuovo provvedimento prevede una stretta molto dura sull’accesso a Medicaid. In pratica, chi vorrà usufruire di questa copertura dovrà dimostrare di lavorare almeno 80 ore al mese, oppure essere impegnato in attività di formazione professionale, volontariato o studio. Queste nuove regole escludono automaticamente chi è disoccupato, chi non riesce a trovare lavoro, chi vive in zone isolate senza trasporti, o chi ha problemi di salute ma non è formalmente disabile. Tutti casi comuni tra i beneficiari di Medicaid.
Secondo alcune stime, questa modifica potrebbe tagliare fuori circa 11,8 milioni di persone nei prossimi 10 anni. E questo senza considerare altri tagli previsti dalla legge: sono infatti stati eliminati i fondi per gli Stati che usano Medicaid per offrire cure ai migranti senza documenti o per finanziare trattamenti legati alla transizione di genere (come terapie ormonali o interventi chirurgici per le persone transgender).

Il messaggio è chiaro: Trump intende ridefinire profondamente chi ha “diritto” alla sanità pubblica. E lo fa in nome di un risparmio che, secondo l’Ufficio per il bilancio del Congresso, supererà i 1.000 miliardi di dollari entro il 2034.
Ma non tutto è stato tolto. Per compensare almeno in parte gli effetti dei tagli, il piano prevede un fondo da 50 miliardi di dollari per sostenere gli ospedali rurali, che rischiano la chiusura proprio a causa della riduzione di pazienti coperti da Medicaid. Un intervento pensato per proteggere aree più conservatrici e isolate, spesso decisive sul piano elettorale.
Il problema è che il taglio a Medicaid colpisce proprio la base elettorale più fragile del Partito Repubblicano, composta sempre di più da ceti popolari, lavoratori precari e comunità rurali, che fanno affidamento sui programmi pubblici per curarsi. È un paradosso politico che i democratici non hanno mancato di sottolineare.
Trump festeggia: "Questa legge lancerà gli USA come un razzo"
Il presidente Trump, subito dopo l'approvazione, ha celebrato la vittoria con un comizio in Iowa:
“Con questa legge ho mantenuto tutte le promesse che avevo fatto. Chi avrebbe pensato che ci sarebbe stato tanto cambiamento così in fretta? Neppure io ci credevo. Il Big, Beautiful Bill lancerà gli Stati Uniti come un razzo".
Durante l’intervento ha definito il disegno di legge “una delle più grandi vittorie legislative della storia americana” e ha annunciato che firmerà il provvedimento alle 17 del 4 luglio, in coincidenza simbolica con la Festa dell’Indipendenza. Il suo slogan è tornato con forza: “Make America Great Again”.
Jeffries: 9 ore di denuncia contro “una legge traumatica”
Dall’altra parte dell’aula, la protesta democratica ha avuto come simbolo Hakeem Jeffries, leader della minoranza alla Camera, che ha parlato per quasi nove ore consecutive in una maratona oratoria destinata a entrare nei libri di storia. Leggendo testimonianze di cittadini privati della copertura sanitaria e denunciando le conseguenze sociali della manovra, Jeffries ha detto:
This is a moral moment. pic.twitter.com/TvCDK0qtEZ
— Hakeem Jeffries (@RepJeffries) July 3, 2025
“Come potete celebrare una legge che mina la qualità della vita degli americani? Questa non è una riforma, è un trauma sociale”.
Il record di durata battuto da Jeffries (superando quello di Kevin McCarthy nel 2021 che si fermò a 8 ore e 32 minuti) ha ritardato il voto finale e ha rappresentato un ultimo, drammatico tentativo di bloccare una legge considerata “iniqua e devastante”.
Gli USA verso una nuova frattura
Se Trump e i repubblicani parlano di “nuova età dell’oro” per l’America, i numeri sollevano interrogativi profondi. Il quinto più ricco della popolazione americana vedrà i propri redditi crescere del 2,3%, mentre il quinto più povero perderà altrettanto, secondo i calcoli del Budget Lab di Yale. Decine di ospedali rurali rischiano la chiusura, e l’assistenza alimentare SNAP sarà ridotta per oltre 40 milioni di beneficiari.
Anche il mondo conservatore non è tutto allineato. I falchi fiscali lamentano l’aumento del debito, mentre Elon Musk ha apertamente criticato il provvedimento per il taglio dei sussidi alle energie rinnovabili e ha minacciato di aprire un fronte interno al Partito Repubblicano.
I democratici, dal canto loro, scommettono che l’effetto dirompente dei tagli al welfare possa rimettere in discussione la maggioranza al Congresso nelle elezioni di Midterm del 2026. Intanto, l’America si divide ancora una volta attorno a una legge che promette sì crescita e investimenti, ma che rischia anche di acuire disuguaglianze e tensioni sociali. La "battaglia", dunque, è appena iniziata.