PER LA PACE

Ucraina, “volenterosi” in videoconferenza (con Meloni): invitato anche Trump

La premier: "Europa e Stati Uniti compatti per una pace giusta e duratura". Il presidente degli USA potrebbe partecipare ai prossimi vertici

Ucraina, “volenterosi” in videoconferenza (con Meloni): invitato anche Trump

Nella giornata di ieri – giovedì 11 dicembre 2025 – si è svolta una nuova riunione della Coalizione dei Volenterosi, il gruppo di oltre trenta Paesi impegnati a definire garanzie di sicurezza per Kiev e a coordinare gli sforzi politici e militari in vista di un possibile accordo di pace.

Alla videoconferenza ha partecipato anche la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, mentre dagli Stati Uniti è arrivato l’invito, ancora non formalizzato, a coinvolgere Donald Trump in un vertice atteso lunedì 15 dicembre a Berlino. Il presidente degli USA sarebbe stato inoltre invitato ad una videocall che si terrà domani, sabato 13 dicembre, tra i funzionari di Ucraina, Stati Uniti, Francia, Germania e Regno Unito.

Meloni: “Tenere unite le due sponde dell’Atlantico”

Secondo quanto riferito da Palazzo Chigi, Meloni avrebbe ribadito la necessità di “mantenere compatte Europa e Stati Uniti per arrivare a una pace giusta e duratura“. È una linea già espressa anche nell’incontro di martedì scorso con Volodymyr Zelensky, quando i due leader hanno discusso dello stato dei negoziati e delle garanzie di sicurezza necessarie a prevenire nuove aggressioni russe.

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Giorgia Meloni

Il ruolo dell’Italia rimane quello di mediazione e sostegno politico, evitando però – secondo fonti vicine alla maggioranza – di allinearsi automaticamente alla linea dei Paesi più bellicosi dell’Europa occidentale. Meloni vuole presentarsi a Trump come una leader pragmatica, non come parte dello schieramento europeo percepito dal presidente USA come “debole” o troppo incline allo scontro con Mosca.

Intanto proseguono le tensioni interne alla maggioranza sul decreto che proroga fino al 2026 l’invio di aiuti militari all’Ucraina. Il provvedimento dovrebbe essere approvato entro fine anno.

Al centro del dibattito: gli asset russi congelati

Uno dei nodi principali della riunione riguarda l’utilizzo dei circa 200 miliardi di euro di beni sovrani russi congelati nell’UE. Secondo Downing Street, la videoconferenza dei Volenterosi ha discusso dei “progressi compiuti” nella loro possibile mobilitazione a favore dell’Ucraina.

La questione sarà cruciale anche nel Consiglio europeo del 18 dicembre, dove i Ventisette dovranno decidere se usare gli asset come garanzia per nuovi prestiti destinati a Kiev. L’Italia appare orientata a rendere permanente il congelamento, pur mantenendo qualche cautela.

Von der Leyen: “Obiettivo resta una pace giusta”

Dopo la videocall, Ursula von der Leyen ha ribadito che la priorità è raggiungere una pace sostenibile, che non semini future instabilità nella sicurezza europea. La presidente della Commissione ha aggiornato i partner sui lavori per garantire i finanziamenti all’Ucraina per il biennio 2026-27, sottolineando che la settimana prossima sarà “decisiva“.

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Ursula Von der Leyen

Zelensky: “Servono garanzie con una deterrenza europea”

Il presidente ucraino ha confermato di aver discusso con i Volenterosi della necessità di costruire garanzie di sicurezza solide, che includano “seri elementi di deterrenza europea” e che prevedano un ruolo importante degli Stati Uniti.

Zelensky continua a lanciare un messaggio chiaro ai suoi alleati: “Nessuno ha interesse a una terza invasione russa“. Gli attacchi di Mosca contro le infrastrutture civili proseguono senza sosta e Kiev insiste che la difesa e l’aiuto militare restano essenziali per permettere alla diplomazia di operare.

Kallas: “Aumentare la pressione su Mosca”

La responsabile UE per la politica estera, Kaja Kallas, ha riportato la discussione su due punti considerati chiave da Bruxelles: rafforzare le sanzioni contro il Cremlino, anche contro le petroliere coinvolte nel contrabbando di petrolio e assicurare aiuti finanziari a Kiev per gli anni a venire. Secondo Kallas, garanzie di sicurezza robuste per l’Ucraina sono l’unico modo per impedire future aggressioni.

Kaja Kallas

Verso un nuovo vertice a Berlino: presenza di Trump incerta

Il cancelliere tedesco Merz ha confermato che lunedì 15 dicembre 2025 è in programma a Berlino un nuovo incontro europeo sulla sicurezza ucraina. Potrebbe partecipare anche Trump, ma la sua presenza resta incerta. Meloni, invece, sarebbe orientata a esserci.

Nel frattempo si moltiplicano gli incontri paralleli: a Parigi sarebbe previsto un nuovo tavolo tecnico tra Stati Uniti, Ucraina, Francia, Germania e Regno Unito per discutere del piano di pace americano, mentre a Leopoli si è conclusa la riunione dei ministri europei sugli scenari di ingresso dell’Ucraina nell’UE già nel 2027.

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Il presidente Usa Donald Trump

Anche al tavolo tecnico previsto per domani – sabato 13 dicembre 2025 – sarebbe stato invitato anche Donald Trump, la cui partecipazione non è però certa.

C’è un incontro sabato, vedremo se ci parteciperemo. Parteciperemo se pensiamo che ci siano buone chance di un accordo” ha affermato il presidente degli USA. “Non siamo coinvolti nella guerra, ma siamo coinvolti nelle trattative. L’Europa ci vuole coinvolti nelle trattative. Ho ottimi rapporti con i paesi europei”, ha aggiunto.