La guerra tra Russia e Ucraina ha registrato nelle ultime ore una ulteriore escalation, con attacchi incrociati che hanno colpito infrastrutture energetiche, centri abitati e obiettivi logistici lungo tutto il fronte.
Ondata di droni russi su Odessa
La regione di Odessa, sul Mar Nero, è stata nuovamente bersaglio di un’ondata di droni lanciati dalle forze russe, che hanno danneggiato una centrale solare e altre strutture strategiche. A riferirlo è il governatore dell’oblast, Oleh Kiper, precisando che le squadre di emergenza sono intervenute ripristinando temporaneamente l’erogazione di energia elettrica grazie a sistemi di backup. Sono stati inoltre aperti i cosiddetti “centri di invincibilità”, rifugi in cui la popolazione può ricevere assistenza durante i blackout.
Right now, recovery efforts after the Russian strikes continue in Kharkiv and the region, as well as in the Odesa and Dnipro regions. First responders have also been operating in the Sumy and Chernihiv regions. Overall, last night the Russians launched more than 170 drones… pic.twitter.com/vFI5sPmtf8
— Volodymyr Zelenskyy / Володимир Зеленський (@ZelenskyyUa) November 16, 2025
Secondo l’aeronautica militare ucraina, la Russia ha condotto l’attacco notturno con un missile balistico Iskander-M e almeno 176 droni, di cui circa 100 identificati come Shahed. Le difese antiaeree ucraine ne avrebbero abbattuti 139, mentre 37 sarebbero riusciti a colpire 14 località diverse.
Scontri su più fronti: Kupyansk e Volgograd sotto pressione
Nel settore di Kupyansk, il Ministero della Difesa russo sostiene che le proprie unità di droni del gruppo tattico Ovest abbiano distrutto decine di veicoli destinati al trasporto di personale e rifornimenti ucraini, grazie all’impiego di munizioni vaganti e droni FPV.
Volgograd, Russia ❗
🛸💥 Loud tonight! Drones likely attack the oil refinery, – local public pages. There are also hits on a high-rise building. An apartment is on fire, so-called russian air defense is operating on residential buildings. pic.twitter.com/geqCw4Hu8d— LX (@LXSummer1) November 15, 2025
Sul fronte opposto, droni ucraini hanno invece colpito edifici residenziali a Volgograd, nella regione del Volga. Il governatore Andrey Bocharov, citato dalla Tass, riferisce di tre persone ferite e dell’insorgere di un incendio in un condominio durante il massiccio attacco respinto dalla difesa aerea russa.
A Russian air defense missile has hit a residential building in Volgograd, Russia.
The city is under an intense Ukrainian drone swarm attack pic.twitter.com/t0kURGyEE9
— Visegrád 24 (@visegrad24) November 15, 2025
Oltre ai siti energetici, Mosca sta intensificando i raid contro il sistema ferroviario ucraino. Il vice primo ministro Oleksii Kuleba ha dichiarato che, da luglio, i bombardamenti sulle linee ferroviarie sono triplicati. Dall’inizio dell’anno, secondo i dati citati dal Guardian, si contano 800 attacchi diretti e oltre 3.000 infrastrutture danneggiate, con perdite stimate in un miliardo di dollari.
Intensificazione dei combattimenti a Pokrovsk e Zaporizhzhia
L’epicentro degli scontri resta l’area di Pokrovsk. Le forze russe affermano di aver avanzato nella parte occidentale, nord-occidentale ed orientale della cittadina, mentre gli ucraini dichiarano di aver fatto esplodere la strada che collega Pokrovsk a Selydove per impedire infiltrazioni nemiche.
Nella regione meridionale di Zaporizhzhia, Mosca rivendica la conquista di nuove località, tra cui Yablokovo, Rivnepillia e Mala Tokmachka. Le forze ucraine confermano invece il ritiro da Novovasylivske per assumere “posizioni difensive più favorevoli”.

Nelle ultime ore, le sirene antiaeree hanno risuonato a Kiev. Il Consiglio comunale della capitale ha avvisato la popolazione su Telegram invitando i cittadini a rifugiarsi immediatamente nei bunker, segnalando una minaccia imminente di missili o droni in arrivo.
Inoltre, il segretario del Consiglio di sicurezza e difesa, Rustem Umerov, ha annunciato un accordo con la Russia per il rilascio di 1.200 prigionieri ucraini, grazie alla mediazione di Turchia ed Emirati Arabi Uniti. Zelensky, in un messaggio diffuso su X, ha confermato l’intesa e ha ringraziato i partner internazionali.