Scatenato

Trump spavaldo al Congresso: "E' solo l'inizio" (dazi, sfida all'Europa, Zelensky e... Marte)

Il presidente Usa rilancia l'idea di annettere la Groenlandia e il Canada, chiamando "governatore" il presidente Trudeau

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E' un Donald Trump letteralmente scatenato quello che nel suo primo discorso al Congresso (100', il più lungo della storia americana) arringa la folla e rilancia il "sogno americano". E il presidente ne ha per tutti, dai dazi, all'Europa fino, naturalmente, all'Ucraina.

Trump: "Il sogno americano è tornato"

Non usa mezzi termini il tycoon:

"Il sogno americano sta tornando più grande che mai".

Poi un "bilancio" del primo mese e mezzo in cui è stato "iperattivo":

"Abbiamo realizzato più in 43 giorni di quanto la maggior parte delle amministrazioni realizzi in 4 o 8 anni, e abbiamo appena iniziato. Torno in quest'aula stasera per riferire che lo slancio dell'America è tornato. Il nostro spirito è tornato. Il nostro orgoglio è tornato. La nostra fiducia è tornata. E il sogno americano sta crescendo, più grande e migliore che mai. Il sogno americano non è stoppabile e il nostro Paese è sull'orlo di una rimonta come il mondo non ha mai visto e forse non vedrà mai più".

Groenlandia, Panama, Canada e... Marte

Trump ha poi parlato della Groenlandia, del canale di Panama e pure del Canada, che continua a considerare debba essere il 51esimo Stato Usa (tanto da definire il presidente Trudeau "governatore").

"Ci prenderemo la Groenlandia, in un modo o nell'altro - ha esordito - Sosteniamo fermamente il vostro diritto di determinare il vostro futuro. E se lo scegliete, vi diamo il benvenuto negli Stati Uniti d'America. E riprenderemo anche il Canale di Panama: lo abbiamo dato alla Cina e ce lo riprenderemo (ha aggiunto citando l'accordo raggiunto ieri da BlackRock per acquistare due dei maggiori porti del Canale da CK Hutchinson, società che ha base a Hong Kong).

Ma l'idea "espansionistica" di Trump va oltre i confini... terrestri. E d'altronde con Elon Musk nella sua squadra non potrebbe essere altrimenti:

"Andremo su Marte e oltre e pianteremo la bandiera americana". 

I dazi

Dal Canada ai dazi il passaggio è inevitabile. Proprio ieri Trudeau aveva definito l'iniziativa trumpiana "stupida", e risposto con nuove tasse sulle merci americane. In alcune province canadesi è stata addirittura vietata la vendita di alcolici americani.

Ovviamente Trump sa che i dazi potrebbero portare scompiglio anche negli Usa e, oltre ad ammetterlo, potrebbe anche "ritoccarli":

"I dazi non servono solo a proteggere i posti di lavoro americani. Servono a proteggere l'anima del nostro Paese. Ci saranno dei piccoli disordini, ma ci sta bene. Non saranno molti".

Secondo il segretario al Commercio americano Howard Lutnick, però, il presidente potrebbe annunciare in giornata "un compromesso sui dazi" con Canada e Messico.

L'Europa e Zelensky

Inevitabili anche dei passaggi sull'Ucraina e attacchi all'Europa:

"Ho ricevuto un'importante lettera dal presidente ucraino Zelensky che si dice pronto a sedersi al tavolo delle trattative il prima possibile per avvicinarsi a una pace duratura e a firmare l'accordo sulle terre rare in qualsiasi momento".

"Apprezzo la sua apertura e abbiamo ricevuto forti segnali anche dalla Russia: sono pronti per la pace".

Poi, un nuovo affondo sull'Europa, accusata di aver "speso più soldi per acquistare petrolio e gas russi di quanto ne abbia spesi per difendere l'Ucraina", e pure su Joe Biden, che "ha speso più soldi dell'Europa".

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