Trump pessimista sulla fine della guerra in Ucraina: "Odio tremendo tra Putin e Zelensky, forse la pace non è possibile"
Continuano senza tregua i bombardamenti russi, colpita la capitale Kiev con un nuovo raid
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Quando è stato eletto nel novembre del 2024, era convinto di poter risolvere il conflitto tra Russia e Ucraina in una giornata. Ma dopo 100 giorni al comando effettivo di Washington i risultati tardano ad arrivare.
E ora il presidente degli Usa Donald Trump si lascia andare al pessimismo e paventa l'impossibilità della pace, le ragioni? Putin e Zelesnky si odiano troppo, ma questa non è esattamente una rivelazione sconvolgente. Ce n'eravamo accorti.
Trump: "Forse la pace non è possibile"
A bordo dell’Air Force One, parlando con i giornalisti, Trump ha rivelato che i colloqui con la Russia sono in corso. Eppure, la pace sembra più lontana che mai.
A suo avviso, il problema principale è un "odio tremendo” tra Vladimir Putin e Volodymyr Zelensky che rende difficile la fine delle guerra. Il Tycoon ha dichiarato addirittura che "forse la pace non è possibile".
Mosca rifiuta la tregua di un mese
L’annuncio trionfale secondo cui il conflitto avrebbe potuto trovare una soluzione entro 24 ore sembra ormai lontanissimo. La guerra, che da oltre tre anni insanguina, non mostra segnali di tregua. Anzi, la diplomazia è in un punto morto.
Da settimane, non si registrano progressi concreti sul fronte del cessate il fuoco, mentre la retorica e la violenza si intensificano. Washington ha proposto uno stop di almeno 30 giorni, ma Mosca non ne vuole sapere.
Vladimir Putin
Continua a chiedere una sospensione di appena tre giorni in occasione del Giorno della Vittoria del 9 maggio. Una proposta che appare più come una mossa per legittimare il regime putiniano davanti agli ospiti stranieri attesi come il presidente cinese.
Zelensky: "Non ci fidiamo delle promesse russe"
Zelensky ha risposto con fermezza: “Non ci fidiamo delle promesse russe. Conosciamo il nemico, sappiamo che non onorerà gli impegni”.
Volodymyr Zelensky
Il riferimento è alla fallimentare tregua pasquale, violata da entrambi i lati. I bombardamenti continuano spietati particolarmente in Ucraina, la scorsa notte un raid russo su Kiev ha ferito 11 persone e distrutto interi quartieri.
Anche la regione di Sumy è sotto assedio. A Velyka Pysarivka, bombe teleguidate hanno colpito aree residenziali, uccidendo un civile. E mentre l’escalation continua, Putin gioca con la pace.
Putin: "Abbiamo abbastanza risorse per vincere"
In un documentario trasmesso dalla tv russa, ha dichiarato che la riconciliazione con il popolo ucraino sarà inevitabile, è solo questione di tempo. Ma il tempo, per ora, è scandito da esplosioni e sangue.
Putin ha inoltre ribadito che la Russia ha “abbastanza forza e risorse” per ottenere la vittoria, anche senza ricorrere alle armi nucleari. E Trump in tutto questo?
Da un lato minaccia il ritiro della mediazione americana, frustrato dalla mancanza di progressi. Dall’altro, rilancia la speranza. Nel frattempo, la priorità di Kiev resta una sola: il sostegno militare. E gli Stati Uniti sembrano ora inclini a rafforzare gli aiuti, particolarmente dopo l'accordo preso con l'Ucraina per lo sfruttamento delle terre rare.