Ultimatum di Trump a Putin: "Pace in 50 giorni oppure pesanti sanzioni alla Russia"
La replica ironica di Ria Novosti alle parole del tycoon, che sembrano non sortire effetti su Mosca

Dopo l'Europa, Trump prova a minacciare anche la Russia con l'arma dei dazi. Ma l'effetto è tutt'altro che quello sperato.
Il tycoon, nell'ufficializzare l'invio di armi a Kiev (che pagherà la Ue), ha anche alzato i toni del "dialogo" con Vladimir Putin:
"Pace entro 50 giorni o dazi al 100% alla Russia".
Ma le sue parole non spaventano Mosca. Nella notte è stata diffusa una fotografia (generata con AI) che irride Trump nei panni di un triste Zio Sam che spara bolle di sapone contro il Cremlino.
Trump: armi a Kiev e minacce a Mosca
Era atteso per ieri l'annuncio di Trump sulla guerra in Ucraina, e il presidente Usa ha confermato le indiscrezioni della vigilia:
"Forniremo armi alla Nato in grandi quantità. Le consegneranno (a Kiev, ndr) e pagheranno loro al 100%".
L’annuncio ufficiale è arrivato nel corso della giornata di lunedì 14 luglio 2025 al termine del vertice statunitense con il segretario generale della NATO Mark Rutte.
Tra i Paesi europei che si sono già espressi c'è la Germania, che per bocca del ministro della Difesa Boris Pistorius - che ieri ha incontrato il capo del Pentagono Pete Hegseth - ha annunciato di voler acquistare due Patriot.
Dazi alla Russia se non si arriva alla pace
Poi la "minaccia":
"Siamo molto scontenti con la Russia. Ne discuteremo forse un altro giorno e imporremo dazi molto pesanti se non abbiamo un accordo in 50 giorni, dazi del 100%, potete chiamarli dazi secondari, sapete che cosa significa".
I dazi potrebbero colpire in qualche modo anche India e Cina, che acquistano petrolio dalla Russia. Ma al momento Trump non è stato più specifico sul tema.
Questi ultimi, però, avrebbero un impatto decisamente più pesante rispetto ai dazi diretti (gli scambi tra Usa e Russia sono ridotti a "soli" 5,5 miliardi l'anno), ed è per questo che l'Ucraina li chiede da tempo. Significherebbe, infatti, isolare Mosca dai suoi partner più importanti e ridurre le risorse a disposizione della macchina bellica di Putin.
Ma Mosca lo prende in giro: "Lo Zio Sam spara bolle di sapone"
Al contrario dell'Europa - che ha preso molto seriamente le minacce di dazi trumpiani - Mosca invece non fa una piega, anzi quasi se la ride.
In mattinata l'agenzia Ria Novosti (una delle principali della Russia) ha pubblicato una foto generata con l'intelligenza artificiale in cui uno Zio Sam con i tratti di Trump e l'espressione triste impugna una pistola giocattolo e spara bolle di sapone contro il Cremlino.

Il titolo dell'articolo - poi - è un ulteriore presa in giro, citando di fatto quello che Trump disse a Zelensky quando lo incontrò nello Studio Ovale trattandolo tutt'altro che bene:
"Washington non ha le carte per minacciare Mosca".