CROLLANO LE BORSE

Trump insiste: "La Groenlandia ci serve: ce la prenderemo"

Dal 2 aprile dazi del 25% su tutte le auto prodotte fuori dal territorio americano

Trump insiste: "La Groenlandia ci serve: ce la prenderemo"
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Donald Trump non fa passi indietro e rilancia le sue mire sulla Groenlandia, sostenendo che l’isola sia necessaria per la sicurezza internazionale. Il presidente degli Stati Uniti, parlando alla piattaforma Rumble, ha ribadito l’intenzione di ottenere il controllo del territorio autonomo danese, non escludendo l’uso della forza militare.

Il vice JD Vance in missione

La tensione è salita dopo la reazione di Copenaghen e di Nuuk alla visita annunciata della second lady Usha Vance. Di fronte all’opposizione danese, Trump ha deciso di inviare anche il vicepresidente JD Vance, ufficialmente per "controllare la sicurezza della Groenlandia". In un video pubblicato su X, Vance ha dichiarato che accompagnerà la moglie e visiterà la base militare statunitense Pituffik Space Base, situata sopra il circolo artico, per un briefing sulla sicurezza e un incontro con i militari americani.

Vance ha giustificato la mossa affermando che "molti Paesi hanno minacciato la Groenlandia" e che l’isola è stata trascurata da Washington e Copenaghen per troppo tempo. Le sue dichiarazioni hanno generato forte preoccupazione tra gli osservatori politici danesi. L’analista Trier Mogensen ha paragonato l’azione americana alle politiche di Mosca prima dell’annessione della Crimea nel 2014, parlando apertamente di "guerra ibrida". Tuttavia, altri esperti ritengono che la cancellazione della visita alla popolazione groenlandese e il focus esclusivo sulla base militare possano attenuare le tensioni con il governo danese.

Trump annuncia dazi del 25% su tutte le auto importate

In parallelo alla questione groenlandese, Trump ha annunciato una mossa economica di grande impatto: dal 2 aprile entreranno in vigore dazi del 25% su tutte le automobili importate negli Stati Uniti. Durante una conferenza stampa, il presidente ha definito la decisione "l'inizio del giorno della liberazione dell'America", promettendo che i proventi derivanti dai dazi saranno utilizzati per ridurre le tasse dei cittadini statunitensi.

"Potremmo raccogliere tra i 600 miliardi e i 1000 miliardi di dollari in un periodo relativamente breve", ha dichiarato Trump, assicurando che le tariffe sulle auto saranno permanenti.

Inoltre, il presidente ha annunciato nuovi dazi sui prodotti farmaceutici e sul legname importati. L'annuncio ha avuto un immediato impatto sui mercati finanziari. Wall Street ha chiuso in rosso, con il Nasdaq in calo del 2%. Le azioni delle case automobilistiche giapponesi e sudcoreane hanno registrato perdite significative: Toyota e Mitsubishi hanno ceduto oltre il 3,7% alla Borsa di Tokyo, mentre Hyundai ha visto un calo del 3,4% a Seul.

Anche Tesla ha subito un duro colpo, con un crollo del 5,58%. Elon Musk ha espresso preoccupazione per l'effetto dei dazi sui costi di produzione della sua azienda, avvertendo che il prezzo dei pezzi di ricambio per le auto Tesla importate subirà un aumento significativo.

In un ulteriore affondo nella guerra commerciale, Trump ha minacciato di imporre dazi ancora più alti all’Unione Europea e al Canada, accusandoli di coordinare azioni economiche a danno degli Stati Uniti.

"Se l’Unione Europea collabora con il Canada per danneggiare economicamente gli Stati Uniti, verranno imposti dazi su larga scala, ben più elevati di quelli attualmente previsti", ha scritto Trump sul social network Truth.

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