Trump: "Grazie a me evitate cose molto brutte alla Russia, Putin scherza con il fuoco"
Ma l'ex presidente Medvedev risponde: "Cosa davvero brutta sarebbe la terza guerra mondiale"

Sale la tensione tra Washington e Mosca in un momento critico del conflitto in Ucraina, con un duro scambio di dichiarazioni tra il presidente degli Stati Uniti Donald Trump e il vicepresidente del Consiglio di sicurezza russo Dmitry Medvedev.
Trump valuta nuove sanzioni contro Mosca
"Ciò che Vladimir Putin non capisce è che se non fosse stato per me, alla Russia sarebbero già successe un sacco di cose brutte, e intendo davvero brutte. Sta giocando col fuoco!".
Questo il chiaro monito lanciato da Trump a Vladimir Putin, in un post pubblicato su Truth Social. L’affermazione, intrisa di tono minaccioso, arriva in un momento in cui il tycoon si dice sempre più frustrato per la prosecuzione degli attacchi russi contro le città ucraine e l’impasse nei colloqui di pace.
Secondo quanto riportato dal Wall Street Journal, Trump starebbe inoltre valutando l’imposizione di nuove sanzioni contro Mosca già questa settimana. Le misure, secondo fonti vicine all’amministrazione, non colpirebbero direttamente il settore bancario, ma includerebbero azioni mirate per spingere Putin a concedere un cessate il fuoco di 30 giorni, proposta già sostenuta dall’Ucraina ma più volte respinta dal Cremlino.

Tuttavia, lo stesso Trump, nonostante le pressioni di figure influenti come il senatore repubblicano Lindsey Graham – promotore di un pacchetto bipartisan di sanzioni severe – non ha ancora preso una decisione definitiva. La portavoce della Casa Bianca, Karoline Leavitt, ha confermato: "Il presidente è chiaro sul fatto che vuole un accordo di pace negoziale, e sta intelligentemente tenendo tutte le opzioni sul tavolo".
Trump, che in passato si era vantato di poter porre fine alla guerra in pochi giorni, appare oggi in bilico tra l’adozione di misure più dure e la tentazione di abbandonare i negoziati, giudicati inefficaci. “Sta considerando seriamente di abbandonarli del tutto se non otterrà risultati concreti”, rivelano fonti vicine all’ex presidente.
Medvedev replica: "La vera minaccia è la Terza guerra mondiale"
A stretto giro è arrivata la risposta, dai toni minacciosi, del vicepresidente del Consiglio di sicurezza russo Dmitry Medvedev, direttamente dal suo profilo su X.
Regarding Trump's words about Putin "playing with fire" and "really bad things" happening to Russia. I only know of one REALLY BAD thing — WWIII.
I hope Trump understands this!— Dmitry Medvedev (@MedvedevRussiaE) May 27, 2025
“A proposito delle parole di Trump su Putin "che gioca con il fuoco" e "di cose molto brutte" che potrebbero accadere alla Russia, conosco solo una cosa DAVVERO BRUTTA, la Terza Guerra Mondiale. Spero che Trump capisca questo!”. Un chiaro riferimento all’escalation delle tensioni e alle implicazioni globali di un eventuale conflitto diretto tra le superpotenze.
Il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov ha adottato invece un tono più diplomatico, affermando che il processo di pace “è complesso e richiede tempo”, ma ha sottolineato che il lavoro negoziale sta comunque proseguendo.
Lavrov: "Trump vuole i colloqui"
A tal proposito, il ministro degli Esteri russo Sergej Lavrov, intervenendo con il collega turco Hakan Fidan, ha affermato che Trump “è interessato alla prosecuzione dei colloqui tra Russia e Ucraina”, ribadendo che fu proprio lui, insieme a Putin, a lanciare l’iniziativa. Lavrov ha anche sottolineato che “questa non è la sua guerra” e ha accusato i “più isterici tra i russofobi” di voler trascinare gli USA verso una linea bellicista più vicina a quella dell’amministrazione Biden.
Il braccio di ferro tra Trump e il Cremlino si muove su un delicato equilibrio tra minacce, diplomazia e calcoli. Tra dichiarazioni incendiarie e aperture negoziali, resta da capire se il presidente degli USA sarà disposto ad adottare misure concrete per imprimere una svolta nella guerra in Ucraina o se invece, ancora una volta, prevarrà la strategia dell’attesa.