Donald Trump alza i toni contro Vladimir Putin e invita apertamente il Cremlino a fermare la guerra in Ucraina.
“L’economia russa è in uno stato terribile. Putin dovrebbe fermarsi, dovrebbe smettere di uccidere persone senza motivo“, ha dichiarato il presidente statunitense incontrando alla Casa Bianca l’omologo turco Recep Tayyip Erdogan.
Un cambiamento di approccio che non è passato inosservato. Solo poche settimane fa Trump aveva accolto Putin con il tappeto rosso ad Anchorage, in Alaska, per un summit che finora non ha prodotto risultati concreti. Ora, invece, parla apertamente di “delusione” e accusa Mosca di aver perso “milioni di vite e miliardi di dollari in bombe e missili senza guadagnare praticamente nulla sul campo“.
Trump: “Kiev può riconquistare i territori”
Trump ha inoltre rilanciato l’ipotesi di una controffensiva ucraina:
“Credo che Kiev abbia la possibilità di riconquistare i territori occupati. Ho visto come la Russia si comporta sul campo”.
Parole che contrastano con le sue precedenti aperture a una cessione di porzioni di territorio come soluzione per arrivare alla pace.
President Trump Participates in a Bilateral Meeting with the President of the Republic of Turkey https://t.co/bnlpUxb7J5
— The White House (@WhiteHouse) September 25, 2025
Secondo fonti della Casa Bianca citate dal Washington Post, questo apparente cambio di posizione sarebbe parte di una tattica negoziale: un modo per aumentare la pressione sul Cremlino in un momento di crescente frustrazione per i risultati scarsi ottenuti da Mosca.
Trump ha inoltre cercato di smorzare le polemiche nate da un suo post in cui definiva la Russia una “tigre di carta”.
“Non chiamerei mai nessuno in questo modo”, ha chiarito, “ma la realtà è che Mosca ha speso milioni di milioni di dollari in bombe, missili e vite, le loro vite, senza guadagnare virtualmente alcun terreno. È ora di fermarsi“.
Dal canto suo, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, intervenuto all’Assemblea generale dell’ONU, ha ribadito che il suo obiettivo non è mantenere la carica ma “porre fine alla guerra“. Ha assicurato che, in caso di cessate il fuoco, sarebbe pronto persino a lasciare l’incarico.
La pressione su Erdogan e la NATO
Durante il bilaterale nello Studio Ovale, Trump ha poi chiesto a Erdogan di interrompere l’acquisto di petrolio russo.
President Donald J. Trump and Turkish President Recep Tayyip Erdoğan @trpresidency. 🇺🇸🤝🇹🇷 pic.twitter.com/TJkVDoW5tM
— The White House (@WhiteHouse) September 25, 2025
“Vorrei che la Turchia smettesse di comprare energia da Mosca. Parlerò con tutti i Paesi NATO per convincerli a non fare più affari con la Russia”, ha ribadito.
Secondo l’inquilino della Casa Bianca, il leader turco “potrebbe avere una grande influenza sulla Russia” grazie ai rapporti di rispetto reciproco che intrattiene sia con Putin che con Zelensky.
Cresce la tensione internazionale
Mentre il dibattito politico si accende, la NATO ha riferito nuovi episodi di intercettazioni di aerei russi nello spazio aereo baltico, e il NORAD ha fatto sapere di aver inviato caccia per seguire quattro velivoli militari russi vicino all’Alaska. Intanto in Europa diversi diplomatici hanno avvertito Mosca che ulteriori provocazioni riceveranno una risposta “con la massima forza“.
Con le sue ultime dichiarazioni, Trump manda dunque un messaggio netto: la Russia, schiacciata da una guerra di logoramento e da un’economia in crisi, non ha più margini per continuare.
“È una disgrazia che continuino a uccidere persone – ha insistito – Putin deve fermarsi“.