Diplomazia

Trump è atterrato a Israele, parlerà alla Knesset: “La guerra è finita”

Poi in Egitto per la firma dell'accordo, presenti anche la premier Meloni e Abu Maze per la Anp

Trump è atterrato a Israele, parlerà alla Knesset: “La guerra è finita”

È un giorno potenzialmente storico quello di oggi, lunedì 13 ottobre 2025, e al centro delle scene c’è il presidente degli Stati Uniti Donald Trump che è appena atterrato a Israele.

Parlerà al Parlamento, forse incontrerà gli ostaggi rilasciati da Hamas nelle scorse ore dopo due anni e poi partirà rapido per l’Egitto, a Sharm el-Sheikh, con l’obiettivo di mettere la parola fine alla guerra israelo-palestinese.

Trump è atterrato a Israele

L’Air Force One con a bordo Trump è atterrato all’aeroporto Ben Gurion di Tel Aviv. Poco prima di atterrare, l’aereo ha sorvolato trionfante a bassa quota la piazza degli Ostaggi vicino alla spiaggia in cui è stato scritto “Grazie Trump”.

Il filmato dal velivolo:

Il Tycoon è stato accolto dal primo ministro Netanyahu e dalla moglie Sara, dal presidente israeliano Isaac Herzog, dall’inviato speciale Steve Witkoff, dal consigliere e genero Jared Kushner e dalla figlia Ivanka.

L’arrivo di Trump accolto da Bibi:

Poco prima del suo arrivo, i primi sette ostaggi israeliani sono stati consegnati all’IDF dopo essere stati prelevati dalla Croce Rossa.

Liberati i primi ostaggi israeliani

“La storia mentre accade”, ha scritto la portavoce della Casa Bianca Karoline Leavitt, pubblicando sui social la foto del televisore presidenziale acceso sulle immagini in diretta da Gaza.

Gli altri prigionieri verranno rilasciati nelle prossime ore, completando la prima fase dell’accordo di scambio.

Contemporaneamente, 1.966 detenuti palestinesi hanno lasciato le carceri israeliane, pronti a essere liberati in base ai termini dell’intesa raggiunta nei giorni scorsi al Cairo.

“La guerra è finita”

“La guerra è finita, il cessate il fuoco reggerà”, ha assicurato Trump.

In un’intervista all’emittente israeliana Canale 12 ha poi aggiunto che questo accordo potrebbe essere la cosa più grande in cui sia mai stato coinvolto.

Ma prima di firmare l’accordo, in tarda mattinata terrà un discorso alla Knesset, il Parlamento israeliano. Nella stessa intervista, ha anticipato di cosa parlerà.

“Amore e pace per sempre”, ha anticipato da buon candidato alla vincita del Premio Nobel.

Il discorso alla Knesset e il volo per l’Egitto

Il presidente resterà a Gerusalemme solo quattro ore, ma potrebbe anche decidere di includere un fuori programma come un incontro con alcuni ostaggi liberati o una visita al Muro del Pianto, dove si era già recato nel 2017.

Intanto, in una Piazza degli Ostaggi gremita a Tel Aviv, migliaia di persone hanno seguito in diretta il momento della liberazione in un clima di commozione e speranza.

Presente anche il presidente dell’Anp

Si guarda intanto al futuro della leadership palestinese. Fonti del Jerusalem Post riferiscono che funzionari vicini ad Abu Mazen, presidente dell’Autorità Nazionale Palestinese, hanno ricevuto garanzie sul futuro ruolo dell’Anp nella gestione della Striscia di Gaza.

Abu Mazen

L’Anp dovrebbe partecipare alla creazione di un comitato tecnocratico incaricato di amministrare Gaza e alla riapertura del valico di Rafah, sotto supervisione internazionale.

Lo stesso Abu Mazen sarà presente oggi a Sharm el-Sheikh per la firma ufficiale dell’accordo.

Anche Meloni alla firma dell’accordo

Come anticipato, dopo il discorso alla Knesset, infatti, Trump volerà in Egitto dove insieme al presidente Abdel Fattah al-Sisi presiederà il “Summit di pace di Sharm el-Sheikh: accordo per terminare la guerra a Gaza”.

L’incontro, organizzato nell’International Conference Center della località sul Mar Rosso, vedrà la partecipazione di oltre venti leader mondiali tra cui Emmanuel Macron, Friedrich Merz, Keir Starmer, Recep Tayyip Erdogan, Pedro Sánchez e il segretario generale dell’ONU António Guterres.

Sarà presente anche la premier italiana Giorgia Meloni, arrivata ieri sera per partecipare alla cerimonia della firma.

Verso la stabilità di Gaza

Assenti invece i rappresentanti diretti di Israele e Hamas che hanno dato mandato ai mediatori egiziani e qatarioti di ratificare l’accordo.

Il programma del summit prevede una sessione plenaria, un incontro bilaterale Trump–al-Sisi e, al termine, la foto di famiglia dei leader partecipanti.

Seguiranno dichiarazioni congiunte per annunciare i prossimi passi verso la stabilità di Gaza e la ripresa umanitaria.