"Mai arrendersi"

Trump arrestato: la foto segnaletica che diventerà il simbolo della sua campagna elettorale

Il tycoon ha già fatto diventare una t-shirt, in vendita a 34 dollari, la storica foto segnaletica che intende utilizzare per mostrarsi come un eroe vessato dal sistema

Trump arrestato: la foto segnaletica che diventerà il simbolo della sua campagna elettorale
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20 minuti di carcere, dopodiché l'ex presidente Donald Trump, è stato immediatamente rilasciato su cauzione. Dietro le sbarre, anche se per poco, il tycoon è finito ieri, 24 agosto 2023, per aver tentato, insieme ad altri 18 alleati, di ribaltare il voto in Georgia nel 2020. Ma le immagini della sua quarta incriminazione sono destinate alla storia - e a fare scuola di comunicazione populista - in virtù della foto segnaletica diffusa dalle autorità di Atlanta: è la prima volta che accade per un ex presidente americano. E' chiaro come Trump intenda sfruttare a proprio vantaggio questa immagine, che verrà tramutata, con sapiente storytelling, nella punta di diamante della sua campagna elettorale: l'eroe vessato contro un sistema ingiusto. Cade a fagiolo per chi pesca dalle sacche di elettorato frustrato, arrabbiato e che si sente abbandonato o discriminato dalla società: una tipologia di elettore in cui Trump ha, sapientemente, acceso la miccia.

Trump arrestato: la foto segnaletica

Dopo la lettura dei 13 capi di imputazione, tra cui cospirazione e violazione della legge anti racket scatta anche la foto segnaletica, nonché la schedatura con il numero P01135809 e i connotati fisici: "maschio bianco, alto 1,92 cm per 97 chili, capelli biondi o fragola, occhi blu".

Il noto imprenditore ha fiutato l'opportunità di volgere a proprio vantaggio i suoi guai legali, cristallizzandoli in una foto simbolo, quella segnaletica (appunto), che intende vantare con orgoglio. Destinata a diventare iconico oggetto-simbolo di quella che intende narrare come una persecuzione a suo danno. Avvicinandosi simbolicamente a tutti gli arrabbiati degli Usa - che sono tanti - e hanno diritto di voto.

Solo poche parole in pista prima di ripartire:

"non ho fatto nulla di sbagliato. E' un giorno molto triste per l'America. Quello che è accaduto è una parodia della giustizia, un'interferenza elettorale, non abbiamo mai visto nulla del genere in questo paese".

Il 5 settembre dovrà ripresentarsi per l'udienza in cui dovrà dichiararsi colpevole o meno. La strategia mediatica è già pronta.

Il ritorno su Twitter

Sempre nella giornata di ieri, il tycoon è anche tornato su X, ex Twitter, social dal quale era assente dal 2021, pochi giorni dopo l'attacco al Congresso degli Stati Uniti compiuto dai suoi sostenitori. Elon Musk ha tolto il veto e ridato voce all'ex presidente che, nel frattempo, si era costruito un social tutto suo...che, però, non ha mai sfondato.

5 ore fa il conservatore ha postato come un trofeo la sua foto segnaletica, facendo partire la narrazione epica: "mai arrendersi", insieme a un collegamento al suo sito Web, che indirizza a un sito di raccolta fondi. Lo scatto è già oggetto di merchandising: una t-shirt con la scritta "mai arrendersi" a caratteri cubitali per la campagna elettorale del 2024, venduta al costo di 34 dollari.

La raccolta fondi a cui porta il link su Twitter

Il processo

Contro Trump ci sono 13 capi di imputazione, tra cui cospirazione e violazione della legge anti racket, nel procedimento che lo vede imputato per aver tentato di sovvertire il voto in Georgia nel 2020. La nuova data del processo è stata fissata dal procuratore distrettuale della contea di Fulton, Fani Willis, al 23 ottobre 2023. Sarà quindi il primo dei quattro processi penali di Trump.

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