Momenti di tensione alla Knesset durante il discorso del presidente degli Stati Uniti Donald Trump, intervenuto a Gerusalemme per celebrare la firma della pace con Hamas. L’intervento, accolto da una standing ovation e improntato alla glorificazione dei legami tra Stati Uniti e Israele, è stato interrotto da una protesta improvvisa di due deputati della sinistra israeliana, Ayman Odeh e Ofer Cassif, del partito Hadash-Ta’al.
Harsh confrontation and expulsion of Knesset members who protested against Trump
During Trump’s speech, Knesset members Ayman Odeh and Ofer Cassif, who had displayed a banner reading “Genocide,” were expelled from the parliamentary chamber. pic.twitter.com/JSTgiIbJqz
— Iran Military Monitor (@IRIran_Military) October 13, 2025
I cartelli e l’intervento della sicurezza
I due parlamentari hanno mostrato un cartello con la scritta “Riconoscere la Palestina“, suscitando reazioni e agitazione tra i presenti. Gli uomini della sicurezza e i commessi della Knesset sono intervenuti immediatamente, allontanando i due deputati dall’aula tra i cori e gli applausi della maggioranza. Secondo quanto riferito dai media israeliani, Cassif avrebbe mostrato anche un foglio con la parola “Genocidio“, in riferimento alle operazioni israeliane a Gaza.
זה השלט שהרמתי יחד עם חברי @AyOdeh
לא באנו להפריע, אלא לדרוש צדק.
שלום אמיתי שיציל את שני עמי הארץ מכלייה לא יהיה אלא עם סיום הכיבוש והאפרטהייד והקמת מדינה פלסטינית לצד ישראל.
סרבו להיות כובשים!
התנגדו לממשלת הדמים! pic.twitter.com/9pAxmK4FR2— Ofer Cassif עופר כסיף عوفر كسيف (@ofercass) October 13, 2025
Trump, che in quel momento stava elogiando l’inviato speciale Steve Witkoff, è rimasto sorpreso per pochi istanti, poi ha ripreso il suo intervento con tono ironico: “È stato molto efficiente“, riferendosi all’intervento della sicurezza. Il presidente del Parlamento israeliano, Amir Ohana, ha presentato le proprie scuse al leader americano per l’interruzione.
תודות למקהלת המעודדים של הכנסת – אופוזיציה וקואליציה – שהראו לנשיא ארה״ב ולעולם כולו שאין מקום להביע עמדה שונה בישראל.
פני ‘הדמוקרטיה היחידה במזרח התיכון’ אינם פנים יפים במיוחד. pic.twitter.com/pzvYBeLwCp
— Ofer Cassif עופר כסיף عوفر كسيف (@ofercass) October 13, 2025
In un post successivo pubblicato su X, Ofer Cassif ha rivendicato il gesto spiegando di essere stato “espulso semplicemente per aver chiesto ciò che tutta la comunità internazionale sostiene: il riconoscimento dello Stato palestinese“.
הוציאו אותי מהמליאה רק כי העליתי את הדרישה הפשוטה ביותר, דרישה שכל הקהילה הבינלאומית מסכימה עליה:
להכיר במדינה פלסטינית.
להכיר במציאות הפשוטה הזו:
יש כאן שני עמים, ואף אחד לא זז מכאן. pic.twitter.com/vIsj4KG7vf
— איימן עודה أيمن عودة Ayman Odeh (@AyOdeh) October 13, 2025
Ayman Odeh, leader arabo-israeliano e capo della Lista Comune, è da tempo una delle figure più critiche nei confronti delle politiche del governo Netanyahu e dell’occupazione nei Territori palestinesi.
L’episodio dei due deputati rimossi ha rappresentato difatti l’unica “stonatura” in una giornata che per Israele e per il governo Netanyahu voleva essere di pura celebrazione: quella dell’alleanza con Washington e dell’avvio di quella che Trump ha definito “l’età dell’oro per Israele e per il Medio Oriente“.