GUERRA UCRAINA

Tre morti nel nuovo attacco russo su Kiev. La Russia testa nuovo missile a propulsione nucleare

Putin lo ha definito un’arma "senza eguali al mondo". Oltre 10mila soldati ucraini sono stati accerchiati tra le zone di Kupyansk e Pokrovsk

Tre morti nel nuovo attacco russo su Kiev. La Russia testa nuovo missile a propulsione nucleare

Un nuovo e violento attacco russo ha colpito nella notte Kiev, causando almeno tre morti e 29 feriti, tra cui sei bambini. Lo ha reso noto il sindaco della città, Vitali Klitschko, spiegando che sette feriti – tra cui due minori – sono stati ricoverati in ospedale. I frammenti di droni russi abbattuti sono caduti su diversi edifici residenziali nei distretti di Desnyansky e Obolonsky, provocando incendi e gravi danni strutturali.

Kiev: “Russia vuole catastrofe umanitaria durante l’inverno”

Secondo quanto riferito, i detriti hanno colpito il secondo piano di un palazzo, innescando un incendio che si è rapidamente propagato ai piani superiori. “Diversi droni russi sono stati avvistati sopra la città: restate nei rifugi”, aveva avvertito l’amministrazione militare di Kiev durante l’attacco. L’attacco arriva appena un giorno dopo un’altra ondata di bombardamenti con droni e missili che avevano già ucciso quattro persone e ferito una ventina di civili nella capitale.

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha condannato con forza il nuovo raid:

“Ieri sera, la Russia ha lanciato più di 100 droni contro di noi. Sincere condoglianze alle famiglie delle vittime; decine di persone sono rimaste ferite, compresi bambini. Ogni attacco russo è un tentativo di causare il maggior danno possibile”, ha dichiarato su Telegram, denunciando che gli obiettivi dei bombardamenti continuano a essere edifici residenziali e infrastrutture civili.

Zelensky ha inoltre precisato che, solo nell’ultima settimana, la Russia ha utilizzato “quasi 1.200 droni, più di 1.360 bombe guidate e oltre 50 missili di vario tipo”. Secondo l’Aeronautica militare ucraina, le difese aeree hanno abbattuto o soppresso 90 droni russi – tra cui modelli “Shahed” e “Gerbera” – ma cinque sono riusciti a colpire obiettivi in quattro diverse località del Paese.

La prima ministra ucraina Yulia Svyridenko, in un messaggio su X, ha accusato Mosca di “tentare di provocare una catastrofe umanitaria in concomitanza con l’inverno”, sottolineando che gli attacchi mirano deliberatamente alle infrastrutture civili ed energetiche.

“Le famiglie sono state costrette a trascorrere la notte nei rifugi; i bambini si sono svegliati con vetri rotti e case in fiamme. L’Ucraina ha urgente bisogno di sistemi di difesa aerea più potenti e di una maggiore determinazione internazionale”, ha aggiunto.

Sul fronte militare, la situazione resta tesa anche nella regione di Kharkiv, dove, secondo il capo di Stato maggiore russo Valerij Gerasimov, le forze di Mosca avrebbero “circondato la città di Kupyansk” e preso il controllo dei ponti sul fiume Oskol. Il Cremlino, citato dalla Tass, parla di “fino a 5.000 soldati ucraini accerchiati” nella zona di Kupyansk e “oltre 5.500” nella regione di Pokrovsk, nel Donetsk.

Mosca testa un nuovo missile

Il presidente russo Vladimir Putin, in visita a un comando militare coinvolto nell’“operazione speciale in Ucraina”, ha ordinato di “adottare misure per garantire la resa delle truppe ucraine e ridurre al minimo le perdite di vite umane”.

Nel frattempo, Mosca ha annunciato di aver testato con successo il nuovo missile da crociera a propulsione nucleare 9M730 Burevestnik, capace di coprire 14.000 chilometri in 15 ore. Putin lo ha definito un’arma “senza eguali al mondo” e ha disposto la preparazione delle infrastrutture per la sua prossima entrata in servizio operativo.

Vladimir Putin

Sul piano diplomatico, gli Stati Uniti prendono le distanze da un possibile dialogo diretto con Mosca. Il presidente Donald Trump ha dichiarato a bordo dell’Air Force One di “non voler perdere tempo” con un incontro con Putin “fintanto che non ci sarà la certezza di un accordo di pace”, mentre a Washington proseguono contatti informali tra emissari del Cremlino e funzionari della sua amministrazione.