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Summit sull'immigrazione illegale a Londra: il videomessaggio di Meloni

"Con Keir siamo d'accordo sul fatto che non bisogna temere di immaginare e realizzare soluzioni innovative, come quella adottata dall'Italia in collaborazione con l'Albania. Inizialmente criticato, ha progressivamente ottenuto maggiore consenso"

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Meloni elogia il suo "modello Albania" (che incassa l'ok dell'Ue) al Border Summit di Starmer
Starmer e Meloni

Oggi, 31 marzo 2025, la Commissione Europea ha confermato che la trasformazione dei centri per migranti italiani in Albania in strutture di permanenza per il rimpatrio è conforme al diritto dell'Unione Europea. In questa occasione, la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha rivendicato il suo cosiddetto 'Modello Albania' attraverso un videomessaggio inviato al 'Border Summit', l'incontro organizzato dal primo ministro britannico Keir Starmer per discutere delle strategie contro l'immigrazione illegale.

Meloni elogia il 'Modello Albania' al Border Summit di Londra

"Con Keir siamo d'accordo sul fatto che non bisogna temere di immaginare e realizzare soluzioni innovative, come quella adottata dall'Italia in collaborazione con l'Albania. Inizialmente criticato, questo modello ha progressivamente ottenuto maggiore consenso, al punto che oggi l'Unione Europea propone la creazione di centri per i rimpatri in Paesi terzi. Questo dimostra che avevamo ragione e che il nostro coraggio nell'essere pionieri è stato premiato", ha dichiarato Meloni.

Meloni elogia il suo "modello Albania" (che incassa l'ok dell'Ue) al Border Summit di Starmer
Centi migranti Albania

La premier ha poi sottolineato l'importanza della collaborazione internazionale su questo tema:

"Abbiamo ancora molto lavoro da fare insieme, e sono felice di poter contare sul sostegno e sulla collaborazione del Regno Unito in questa sfida. Sono convinta che il Summit di oggi ci consentirà di rafforzare ulteriormente la nostra sinergia e di accelerare verso nuovi progetti e iniziative concrete".

Nel suo intervento, Meloni ha ribadito che la sicurezza dei confini rappresenta una priorità comune per Italia, Regno Unito e Unione Europea.

"La sicurezza delle frontiere è un tema centrale nella cooperazione bilaterale tra Italia e Regno Unito, poiché siamo entrambi convinti che da essa dipendano la nostra libertà, la prosperità e il benessere dei nostri cittadini", ha affermato la leader italiana.

Ha inoltre evidenziato come il controllo dei flussi migratori e la lotta all'immigrazione illegale siano elementi fondamentali per garantire la sicurezza:

"Con Keir concordiamo che la sicurezza delle frontiere passa innanzitutto dalla gestione dei flussi migratori e dal contrasto all'immigrazione illegale di massa, un fenomeno globale che interessa particolarmente l'Europa, sia all'interno che all'esterno dei confini dell'UE. Per questo motivo, i nostri governi collaborano da tempo per smantellare le organizzazioni criminali che sfruttano la disperazione di chi cerca migliori condizioni di vita".

Starmer: "Uniamo le forze"

Allineato con Meloni, il Primo Ministro britannico Keir Starmer, che ha chiesto alle nazioni di mettere insieme le risorse per affrontare il problema dell'immigrazione illegale "a ogni passo" del percorso, dal Nord Africa e dal Medio Oriente alle strade della Gran Bretagna. Starmer ha parlato durante un incontro di oltre 40 Paesi e organizzazioni, tra cui Stati Uniti, Francia e Vietnam, mirato a coordinare gli sforzi globali per contrastare l'immigrazione illegale e le bande di trafficanti di esseri umani.

Durante il suo intervento odierno, il laburista, ha dichiarato:

"Dobbiamo usare ogni leva disponibile. Dobbiamo unire le risorse. Condividere intelligence e tattiche. Affrontare il problema a monte in ogni fase del viaggio del contrabbando di persone, dal Nord Africa e dal Medio Oriente alle strade principali delle nostre città più grandi. Il Regno Unito ha ridefinito il suo intero approccio alla collaborazione internazionale. Lavorando insieme ai nostri alleati. Abbiamo stretto nuovi accordi e piani con molti dei paesi rappresentati qui oggi".

E ancora:

"Collaboriamo con le autorità in Albania e Vietnam su campagne per scoraggiare coloro che stanno pensando di intraprendere quel viaggio pericoloso. Perché non c'è nulla di progressista nel permettere alle persone in età lavorativa di venire qui illegalmente invece di supportarle nel costruire le proprie economie, garantire un futuro migliore ai propri paesi e costruire un mondo più sicuro e prospero".

Commenti
Alma Virgiliola Riganti

Commento che molti Paesi Europei hanno dimenticato la "Storia" e non ricordano cosa hanno sottratto ai Popoli Africani e Asiatici. Per essi non esiste la contropartita. E' stato solo un.accaparrarsi risorse come fosse un diritto divino.

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