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Strage Texas, procuratore ha capito tutto: "Armiamo gli insegnanti". Ma l'84% degli americani: "Più controlli su armi"

Solo ieri Biden aveva dichiarato guerra alle lobby delle armi. Il killer aveva annunciato il massacro su Facebook.

Strage Texas, procuratore ha capito tutto: "Armiamo gli insegnanti". Ma l'84% degli americani: "Più controlli su armi"
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Ovviamente il nostro titolo è ironico. Una volta che un presidente americano fa una dichiarazione di senso schierandosi contro le lobby per le armi per fermare la catena di stragi che ormai da più di un ventennio funestano le scuole Usa, ecco che arriva il procuratore che ha capito tutto e che come soluzione contro i pazzi solitari armati vorrebbe dare le pistole... agli insegnanti. Non ha capito proprio niente, è chiaro e in un mondo normale una simile stupidaggine non sarebbe nemmeno stata concepibile.

La strage in Texas, dove Salvador Ramos, 18 anni, ha ucciso 19 bambini e due insegnanti della scuola elementare di Uvalde, ha riaperto il dibattito sulle armi negli Stati Uniti. Le scuole sono spesso nel mirino di squilibrati che entrano armati e il presidente Joe Biden ha fornito dati impressionanti: dal 2012 (anno della strage di Sandy Hook) a oggi sono stati 900 gli assalti armati. E così il procuratore del Texas lancia l'idea: armare gli insegnanti.

Strage in Texas, la proposta shock del procuratore: armare gli insegnanti

Ken Paxton, alleato di Donald Trump e procuratore generale del Texas, rilancia l'idea di armare gli insegnanti alla luce della sparatoria della scuola elementare del Texas, che il giovane killer aveva annunciato sui social network pochi giorni prima del massacro.

"Non possiamo fermare i cattivi dal fare cose brutte. Ma possiamo armare e preparare gli insegnanti a rispondere rapidamente. Secondo me questa è la risposta migliore".

Una proposta shock, che sotto la "coperta" della tutela degli insegnanti e dei bambini rischia di trasformare le scuole americane in dei Far West. Anche a Uvalde le maestre decedute Eva Mireles e Irma Garcia hanno fatto di tutto per salvare i loro alunni, ma provate a immaginare se anziché parlare e pararsi davanti al killer avessero estratto un'arma e iniziato a sparare alla John Wayne...

Eva Mireles (a sinistra) e Irma Garcia, le insegnanti uccise a Uvalde

Strage annunciata sui social

Ramos aveva annunciato i il massacro sui social.  Trenta minuti prima dell’assalto aveva sparato alla nonna, che aveva cercato di fermarlo, e aveva aggiornato lo stato su Facebook dichiarando quello che aveva appena fatto. Successivamente, sempre sulla stessa piattaforma, il killer ha annunciato la sparatoria nella scuola elementare. Un portavoce di Meta ha reso noto che l’azienda "sta cooperando strettamente con le autorità  del Texas sui ultimi messaggi pubblicati dal killer".

Il Texas e le armi

Insomma, il Texas non vuole proprio saperne di abbandonare le armi. E una volta che un presidente Usa  prova a rilasciare una dichiarazione contro la lobby dei produttori di pistole e fucile la risposta non è "sì, regolamentiamo le armi e rendiamo l'accesso più rigido", ma piuttosto "armiamo tutti quanti per difendersi".

D'altronde in queste ore è tornato di attualità un tweet del 2015 del  governatore   Greg Abbott che si diceva imbarazzato dal fatto che il Texas fosse secondo alla California per l’acquisto di nuove armi e invitava i texani a "alzare il ritmo degli acquisti"...

Ma gli americani vogliono leggi più rigide

Ma la maggior parte degli americani è d'accordo - o quasi - con Biden sul tema. Un sondaggio realizzato da   Reuters-Ipsos proprio dopo il massacro nella scuola elementare di Uvalde ha registrato un netto sbilanciamento verso chi chiede norme più rigide (forse anche sulla spinta emotiva di quanto appena accaduto).

L'84% ha affermato di essere a favore dei controlli sul profilo di chi vuole acquistare un'arma da fuoco, il 70% di appoggiare delle misure d'emergenza che consentono alle autorità di confiscare armi a persone considerate una minaccia. Il 72% ha dichiarato di appoggiare l'innalzamento dell'età minima per acquistare un'arma da 18 a 21 anni. Solo il 35 tuttavia si dice "fiducioso che il Congresso inasprirà le leggi sulle armi quest'anno"

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