tensioni internazionali

Stati Uniti, alta tensione con Russia e Cina

La prossima settimana un vertice tra Biden e Putin. Usa con le antenne dritte anche con Pechino: boicotteranno le Olimpiadi invernali?

Stati Uniti, alta tensione con Russia e Cina
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Stati Uniti, Russia, Ucraina, Cina. E' quadrilatero geografico ed economico ad alta tensione quello che sta agitando la politica estera europea e mondiali in questi ultimi giorni.

Una matassa difficile da sbrogliare dove capi di Stato, di Governo e le diplomazie in campo dovranno essere abili a ricucire strappi che potrebbero avere effetti destabilizzanti in tutto il mondo.

Russia, Ucraina, Stati Uniti, Cina: martedì sarà un giorno cruciale

In questo scenario, martedì prossimo, 14 dicembre, sarà un giorno cruciale in Europa e nel mondo, a una settimana e poco più dal Natale.

Il presidente americano Joe Biden ha infatti convocato un vertice virtuale con Vladimir Putin. All'ordine del giorno, in cima all'agenda dei lavori, c'è la questione della crisi tra la Russia e l'Ucraina, legata fondamentalmente all'allargamento della Nato a Est, appunto in territorio ucraino.

Il numero uno Usa cercherà in tutti i modi di convincere il collega russo a non prendere decisioni clamorose, ovvero dare il via libera all'invasione dell'Ucraina.

Allarme invasione, le posizioni di Russia e Usa

Del resto, un allarme in tal senso è arrivato nei giorni scorsi proprio dai servizi segreti americani che hanno segnalato come abbiano avuto notizia di oltre 170mila soldati pronti ad invadere la repubblica con capitale Kiev, nata dopo la disgregazione dell'Unione Sovietica.

Lapidario nei giorni scorsi il commento del presidente russo Putin circa l'allargamento della Nato e un coinvolgimento dell'Ucraina:

"Non voglio missili a cinque minuti da Mosca".

Altrettanto secca la replica di Joe Biden:

"Non accetto linee rosse sulla Nato da nessuno, tantomeno dalla Russia".

Ma non solo. Il presidente americano ha annunciato sanzioni in caso di invasione militare ordinata dal Cremlino.

Tensioni con la Russia e con la Cina

Come se non bastasse, da Washington sono con le antenne dritte anche in direzione Pechino. 

In questo caso, come ai tempi della grande crisi tra mondo occidentale e comunista, lo spauracchio è il boicottaggio alle prossime Olimpiadi invernali di febbraio nella capitale cinese.

Una presa di posizione forte che vuole condannare quanto sta avvenendo nello stato di Xinjiang (quello che in molti chiamano un genocidio silenzioso) con le pesanti repressioni ai danni della minoranza degli Uiguri.

Ma non è la sola questione che sta portando a pesanti tensioni tra i due colossi mondiali.

Nella sua dimostrazione di continue "prove di forze", Biden sta monitorando l'azione di Pechino anche per quanto concerne le minacce militari a Taiwan e la repressione a Hong Kong.

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