Sta per iniziare la più grande caccia al mostro di Loch Ness della storia con droni e infrarossi
Per celebrare il primo (presunto) avvistamento di Nessie
La leggenda del mostro di Loch Ness non perde smalto e continua ad affascinare, ormai da decenni, molti appassionati di misteri (nonostante il mistero sia già stato svelato dimostrando che la foto più famosa di Nessie, altro non era che un fake costruito ad arte…ma ci torneremo). Il 22 agosto cade l'anniversario di quello che secondo la favola popolare sarebbe il primo avvistamento della creatura che si celerebbe sotto la superficie delle gelide acque dell’omonimo lago scozzese: per l’occasione, nel weekend del 26 e 27 agosto 2023 ci sarà la più grande ricerca del mostro di Loch Ness mai organizzata negli ultimi 50 anni.
La più grande caccia mai organizzata al mostro di Loch Ness
I partecipanti dovranno scandagliare attentamente la superficie del lago per cogliere qualsiasi movimento che potrebbe ricondurre a Nessie. Per farlo, come si apprende dal Guardian, verranno impiegati strumenti tecnologici, come droni con telecamere a infrarossi e idrofoni. Perché se della bestiola non si ha certezza, della grossa mano che il mito ha dato al turismo della zona non si discute.
Ed è interesse degli imprenditori del settore mantenere in vita Nessie. L'iniziativa è stata organizzata dal Loch Ness Centre, che si trova all'interno dell'hotel Drumnadrochit, dove lavorava come manager Aldie Mackay, guarda caso la prima a riferire di aver avvistato la creatura e a dare il via alla diffusione della leggenda.
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La notizia dell'avvistamento era stata riportata dalla testata locale Inverness Courier, per poi diffondersi anche al di fuori dei confini nazionali.
Ipotesi anguille
Recentemente è stata avanzata l'ipotesi che dietro le apparizioni del mostro di Loch Ness ci fossero avvistamenti di anguille giganti che abitano le acque del lago. Nell'ambito dell'ultimo campionamento delle acque del lago, avvenuto nel 2018, era tata trovata una grande quantità del dna di anguilla europea. Tuttavia, uno studio pubblicato su Jmirx Bio ha smentito anche questa ipotesi.
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L'iconica foto (fake)
Ma torniamo a quella famosa foto, che chiunque ha visto almeno una volta della vita, scattata nel 1934, da Robert Kenneth Wilson, in cui dalla superficie del lago emergono il capo del mostro il lungo collo.
Lo scatto fu ribattezzato “del chirurgo” perché Wilson, essendo un medico, non voleva che fosse associata al suo nome, forse perché sapeva benissimo che era tutto un fake, una goliardata fra amici. Negli anni'80, infatti, la foto viene smascherata. Altro non era che un sottomarino giocattolo al quale era stata attaccata una sagoma a forma di testa di serpente, oggetto strampalato realizzato da Christian Spurling, non soltanto amico di Wilson ma anche genero di Marmaduke Wetherell, il quale sosteneva di aver trovato delle impronte di Nessie.
Peccato che la stampa, per la precisione il Daily Mail, ha facilmente smentito le presunte e strombazzate prove.