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Nel regno unito
Scoperto (per caso) lo scheletro di un enorme drago marino risalente al Giurassico
Sensazionale è la condizione dei resti del rettile preistorico che sono pressoché integri e vantano una lunghezza di 10 metri.
Una scoperta sensazionale è stata effettuata nei giorni scorsi presso la Rutland Water Nature Reserve, a est della città inglese di Leicester. Si tratta dei resti di un enorme ittiosauro lungo 10 metri e risalente a 180 milioni di anni fa. I resti del rettile - ritrovati quasi per caso - rappresentano lo scheletro più grande e completo mai rinvenuto sino ad oggi all'interno del Regno Unito.
Scoperto enorme fossile di drago marino
Anche il nome di questo esemplare risalente a Giurassico contribuisce ad aggiungere fascino al ritrovamento: comunemente, infatti, viene anche chiamato Sea Dragon (drago marino). La sua poderosa struttura è apparsa in tutto il suo fascino nel corso del prosciugamento di routine di un'isoletta lagunare della riserva: man mano che i tecnici ripulivano il terreno si accorgevano sempre più che non si trattava di uno scheletro di balena o di delfino, quanto piuttosto di un vertebrato preistorico completo fino alla coda.
"Abbiamo seguito quella che sembrava indiscutibilmente una spina dorsale e abbiamo scoperto qualcosa più avanti che avrebbe potuto essere una mascella. Non potevamo crederci", ha raccontato uno degli addetti della riserva che ha vissuto il ritrovamento.
La descrizione dell'animale
Il blocco contenente l'enorme teschio lungo 2 metri pesa poco meno di una tonnellata, mentre quello contenente la sezione del corpo pesa circa una tonnellata e mezza.
Simile nelle fattezze e nei movimenti ad un delfino, l'ittiosauro aveva un cranio pesante circa una tonnellata: e quello ritrovato nel Regno Unito non è nemmeno il più grande che sia mai esistito, visto che secondo gli studiosi sarebbero vissuti esemplari ancora più imponenti, fino a 25 metri di lunghezza. Nella Rutland Water Nature Reserve, in passato, erano già stati ritrovati i resti di due scheletri di Sea Dragon, che nulla tuttavia avevano a che fare con quest'ultima scoperta in termini di importanza del ritrovamento, dimensioni e completezza.
Ora è fondamentale che lo scheletro venga conservato adeguatamente e condiviso con la comunità locale, nazionale ed internazionale, trattandosi di un rilevante patrimonio scientifico.
