MEDIO ORIENTE

Sanzioni dalla Gran Bretagna a due ministri dell'ultradestra di Netanyahu per incitamento alla violenza

Israele contesta l'iniziativa di Londra, supportata anche da Canada, Norvegia, Australia e Nuova Zelanda

Sanzioni dalla Gran Bretagna a due ministri dell'ultradestra di Netanyahu per incitamento alla violenza
Pubblicato:

Cresce la frattura all’interno del fronte occidentale nei confronti della guerra israelo-palestinese. Mentre l’Unione europea resta impantanata, cinque Paesi hanno rotto gli indugi con una mossa che potrebbe segnare un precedente.

Israele, Starmer sanziona due ministri estremisti

Londra ha compiuto un passo che l’Unione europea non è ancora riuscita ad attuare: imporre sanzioni a due esponenti chiave dell’ultradestra israeliana del governo Netanyahu accusati di alimentare l’escalation di violenze nella Striscia di Gaza e in Cisgiordania.

Si tratta di Bezalel Smotrich, ministro delle Finanze, e Itamar Ben-Gvir, ministro per la Sicurezza nazionale, entrambi esponenti del partito Sionista Religioso e figure di punta del governo.

Gvir e Smotrich

Il provvedimento appoggiato da cinque Paesi

Il Regno Unito ha annunciato il congelamento dei beni dei due ministri e il divieto d’ingresso sul territorio britannico, provvedimenti replicati subito dopo da Canada, Australia, Nuova Zelanda e Norvegia.

Cinque Paesi alleati tradizionali di Israele e partner dell’Unione europea, che hanno deciso di reagire all’incitamento alla violenza e alle gravi violazioni dei diritti umani dei palestinesi attribuite ai due leader politici.

Nel mirino delle diplomazie occidentali sono finite in particolare le dichiarazioni incendiarie dei due ministri. Smotrich aveva suggerito che “nemmeno un chicco di grano” dovesse entrare a Gaza, lasciando morire di fame migliaia di persone mentre Ben-Gvir si era spinto a invocare l'espulsione dei palestinesi dalla Striscia.

La reazione dei diretti interessati

Frasi definite “mostruose” dal nuovo ministro degli Esteri britannico David Lammy: “Abbiamo discusso a lungo con Israele, ma i responsabili delle violenze continuano a godere di impunità”.

Il post con la condanna di Lammy:

La reazione israeliana non si è fatta attendere. Smotrich ha dichiarato che la Gran Bretagna ha già tentato una volta di impedire agli israeliani di colonizzare la loro terra e non glielo permetteranno di nuovo.

“Abbiamo superato il Faraone, supereremo anche il Muro di Starmer”, ha dichiarato invece Ben-Gvir.

Sulla questione si è espresso anche il ministro degli Esteri Gideon Sa’ar che ha definito la decisione “oltraggiosa” e ha annunciato la convocazione di una riunione straordinaria per la prossima settimana.

Gli Usa contro la decisione di Londra

Nel frattempo, il terreno continua a raccontare una storia di sangue: almeno 60 morti palestinesi nelle ultime 24 ore nella Striscia di Gaza, secondo fonti locali.

Un dato che aumenta ulteriormente la pressione internazionale su Israele, già accusato di bloccare sistematicamente gli aiuti umanitari.

A gettare benzina sul fuoco diplomatico è intervenuta anche Washington. In una nota firmata dal segretario di Stato Marco Rubio, gli Stati Uniti hanno condannato la decisione di Londra e degli altri Paesi alleati.

“Queste sanzioni non favoriscono il cessate il fuoco, né il rilascio degli ostaggi o la fine del conflitto”.

Commenti
Lascia il tuo pensiero

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Seguici sui nostri canali