altro che de-escalation

Russia-Ucraina, prove di guerra: colpi di mortaio nel Donbass. Putin presenzia a lancio missili

Intanto Draghi si propone come mediatore tra Putin e Biden.

Russia-Ucraina, prove di guerra: colpi di mortaio nel Donbass. Putin presenzia a lancio missili
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Altro che de-escalation: tra Russia e Ucraina rimane altissima la tensione. Nella giornata di giovedì 17 febbraio, nonostante tutte le rassicurazioni diplomatiche sono stati sparati colpi di mortaio nel Donbass.

Nella fattispecie, colpi di mortaio sparati dall’esercito di Kiev contro postazioni dei separatisti filorussi. Ma non solo. Da Mosca è stato invece annunciato che domani, sabato 19 febbraio, anche Vladimir Putin presenzierà alle prove di lancio di missili messe in agenda dai vertici dell'Esercito. E anche se dal Cremlino hanno spiegato che si tratta di esercitazioni previste da tempo e indipendenti dall'attuale situazione Russia-Ucraina, la tensione resta altissima.

Russia-Ucraina, i colpi di mortaio nel Donbass

In questo caso, la tensione ha viaggiato sui canali social, perché è stato attraverso Telegram che i ribelli che controllano le Repubbliche autoproclamate di Donetsk e Lugansk hanno annunciato l'attacco dell'esercito russo. Ma anche in questo caso, seguendo un filone ormai monotematico, da Mosca e dal Cremlino sono arrivate smentite.

Una smentita in controtendenza proprio rispetto al "sentimento" vissuto da soldati e autorità delle repubbliche separatiste che avrebbero proclamato lo stato di emergenza. Addirittura, in un vertice poco prima della mezzanotte, l'indicazione data alle milizie ucraine sarebbe stata quella di prepararsi al peggio.

La posizione degli Usa e l'Italia: Draghi pronto a mediare

Nel frattempo, anche gli Stati Uniti attraverso il presidente Joe Biden, i vertici governativi e i Servizi segreti continuano a manifestare il loro scetticismo sulla posizione russa. Anche se da Washington i satelliti hanno appurato che in effetti il ponte costruito dai russi con la Bielorussia è stato smantellato.

Intanto, di fronte allo scetticismo americano, il premier Mario Draghi ha telefonato proprio a  Biden, manifestando il proprio pensiero sulla necessità di sanzioni alla Russia in caso di attacco.

Al tempo stesso il premier ha però dato la sua immediata disponibilità a volare a Mosca e a far da mediatore, addirittura proponendosi di organizzare un incontro dal vivo (e non solo in videoconferenza) tra il numero uno Usa e Putin.

Russia-Ucraina, le esercitazioni lancia missili alla presenza di Putin

Il mondo però si interroga di fronte a quanto accadrà domani, ovvero le esercitazioni organizzate da Mosca alla presenza proprio di Vladimir Putin.

A quanto appreso si tratta di test missili balistici e da crociera. Saranno coinvolte forze aerospaziali, missilistiche strategiche, unità del distretto militare meridionale e delle flotte del Mar Nero e del Mare del Nord.

Sarà certamente un'altra giornata con il fiato sospeso.

 

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