Dona un rene alla moglie. Dopo il divorzio... lo chiede indietro
In alternativa, ha chiesto un milione e mezzo di euro. Ma la richiesta è stata respinta
"Nel bene e nel male, in salute e in malattia". E loro l'avevano presa alla lettera. Quando la moglie, affetta da una grave insufficienza renale, ha avuto bisogno di un rene, il marito, il dottor Richard Batista, non ci ha pensato su due volte e glielo ha donato. Poi però le cose sono precipitate, la coppia ha iniziato a scricchiolare ed è arrivato il divorzio. A quel punto lui ha sbottato:
"Ridammi indietro il rene o un milione e mezzo di dollari".
Divorzia dalla moglie e rivuole il rene che le ha donato
Ci sono coppie che anche dopo la separazione e il divorzio restano in buoni rapporti e altre dove volano gli stracci. Dipende da mille fattori: dalla personalità di entrambi, dai motivi che sono alla base della fine del rapporto e via dicendo. Alla seconda categoria appartiene la coppia formata dal dottor Richard Batista e dalla ex moglie Dawnell.
La coppia si è sposata nel 1990 e ha avuto tre figli. Poi sono subentrati i problemi di salute della moglie, che per due volte è stata sottoposta a trapianto di rene, che però non ha dato gli effetti desiderati. E così è intervenuto il marito, che ha deciso di donarle uno dei suoi reni.
Il trapianto e il divorzio
All'epoca dei fatti Batista dichiarò che la sua prima priorità era salvare la vita della donna e la seconda dare una svolta al matrimonio. E una svolta, in realtà, c'è stata, ma non quella che il dottore si attendeva. Qualche anno più tardi, infatti, la donna ha chiesto il divorzio.
Lui l'ha accusata di avere una relazione e sono volati gli stracci. Ma quello che non ci si sarebbe attesi è stata la richiesta dell'uomo, che ha dichiarato di rivolere indietro il suo rene (o un risarcimento da un milione e mezzo di dollari, cifra con la quale era stato identificato il valore dell'organo).
Il "no" dei giudici
Una richiesta decisamente strampalata, che come facilmente si può intuire è stata rigettata dalla Corte Suprema della contea di Nassau. Secondo i giudici, infatti, il rene era un dono. Così è legalmente considerato negli Usa (e non solo) per impedire la vendita di organi per scopo di lucro.
"Lo sforzo dell'imputato di perseguire ed ottenere un risarcimento monetario quindi non solo va contro le prescrizioni di legge, ma plausibilmente potrebbe esporre l'imputato a procedimenti penali", ha detto l'arbitro matrimoniale Jeffrey Grob.