L'APPELLO

Le reazioni dal Vaticano dopo il raid israeliano contro la chiesa cattolica di Gaza

Papa Leone XIV: "Immediato cessate il fuoco". Pizzaballa: "Dicono che si sia trattato di un errore. Sappiamo che ha colpito direttamente la chiesa". La CEI: "Attacco inaccettabile"

Le reazioni dal Vaticano dopo il raid israeliano contro la chiesa cattolica di Gaza
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Alla mattina di oggi, giovedì 17 luglio, intorno alle 10 ora italiana, un raid israeliano ha colpito la chiesa della Sacra Famiglia, unico luogo di culto cattolico presente nella Striscia. Il bilancio è drammatico: due morti, nove feriti — alcuni in gravi condizioni — e danni significativi alla struttura che, fin dall’inizio del conflitto, accoglie circa 500 sfollati in cerca di rifugio.

Le vittime identificate sono Saad Issa Kostandi Salameh, portinaio della parrocchia, e una donna, Foumia Issa Latif Ayyad. Ferito anche il parroco, padre Gabriel Romanelli, colpito lievemente a una gamba e subito medicato presso l’ospedale Al-Ahli di Gaza City. Il religioso, di origine argentina, è poi rientrato nella comunità per assistere i fedeli, profondamente scossi da quanto accaduto.

Papa Leone XIV: "Profondamente rattristato, subito cessate il fuoco"

Non si è fatta attendere la reazione di Papa Leone XIV, che attraverso un telegramma firmato dal cardinale segretario di Stato, Pietro Parolin, ha espresso “profonda tristezza” per l’attacco. Il Pontefice rinnova con forza il suo appello per “un immediato cessate il fuoco” e manifesta la sua “profonda speranza che si possa giungere al più presto a un dialogo sincero, alla riconciliazione e a una pace durevole nella regione”.

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Papa Leone XIV

Rivolgendosi direttamente a padre Romanelli e alla comunità colpita, il Papa assicura la sua “vicinanza spirituale” e le sue preghiere “per la consolazione di coloro che sono nel lutto e per la guarigione dei feriti”. Affida infine “le anime dei defunti all’amorevole misericordia di Dio Onnipotente”.

Pizzaballa: "Un errore? Forse, ma ha colpito la chiesa"

Intervenuto ai microfoni dei media vaticani, il patriarca latino di Gerusalemme, cardinale Pierbattista Pizzaballa, ha confermato che l’attacco ha colpito direttamente l’edificio sacro:

“Dicono che si sia trattato di un errore da parte di un tank israeliano, ma non lo sappiamo. Ha colpito la chiesa, direttamente la chiesa”.

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Pierbattista Pizzaballa

Il cardinale ha ricordato che non è la prima volta che la parrocchia viene presa di mira. Lo scorso 16 dicembre 2023, un altro bombardamento aveva danneggiato la struttura e ucciso due donne — madre e figlia — colpite da colpi di cecchino mentre si recavano ai servizi igienici.

“Adesso è presto per parlare – ha detto Pizzaballa – bisogna capire cosa sia accaduto, ma certamente non li lasceremo mai soli. Cerchiamo sempre di raggiungere Gaza in tutti i modi possibili, direttamente e indirettamente”.

La CEI: "Attacco inaccettabile. Negoziato per fermare la violenza"

Profonda indignazione anche dalla Conferenza Episcopale Italiana (CEI), che in una nota ufficiale ha parlato di “inaccettabile attacco alla chiesa della Sacra Famiglia” ed espresso vicinanza alla comunità parrocchiale. Un pensiero speciale è stato rivolto a padre Romanelli e a tutti coloro che hanno riportato ferite.

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La presidenza della CEI ha condannato con fermezza “le violenze che continuano a seminare distruzione e morte tra la popolazione civile della Striscia”, invocando l’unica via possibile per la pace: “tacciano le armi e si avvii un negoziato”.